Recensioni e commenti di libri

a cura di Giuliana Borghesani

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La miglior vendetta   

Elizabeth Gorge - La miglior vendetta

Editore TEA
Collana Teadue
Anno 2005
429 pagine

Un giallo, alla fine, stile inglese, con misteri, incomprensioni amorose, il senso del dovere di un lord, che si rifiuta di credere che un suo pari possa dire bugie. I bugiardi, si sa, sono sempre i poveracci, che non hanno né sangue, né tenute. Da leggere sulla spiaggia, sempre che il finale non lasci un sapore strano in bocca, sembra la fine di Via col vento alla rovescia. Se ve lo prestano, bene, comprarlo, basta regalarlo, poi e non metterlo in biblioteca.

Il mistero dei druidi   

Jean Markale - Il mistero dei druidi

Editore Sperling Paperback
Collana Rivelazioni paperback
Anno 2005
229 pagine

Lo scrittore è uno studioso della storia dei Celti, di cui si sente discendente sia per sangue che per vocazione. I druidi qui c’entrano e non c’entrano. Diciamo che si tratta di un’analisi approfondita della Cattedrale di Chartres e della sua Madonna Nera. Ci si rifà alla storia sempre più lontana, si riconoscono, a suo dire, analogie tra religioni, e certamente i culti si susseguono negli stessi luoghi e negli stessi tempi, perché l’uomo è tale sempre e comunque. È una confessione e una professione di fede di Jean Markale, però è interessante, dà spunti di riflessione e nozioni storico - artistiche che sono gradevoli. Bisogna che l’argomento interessi, altrimenti potrebbe risultare un tantino noioso.

L’amore oltre la vita   

Angelo Bona - L’amore oltre la vita

Editore Mondadori
Collana Oscar nuovi misteri
Anno 2004
231 pagine

Se siete interessati, magari solo per curiosità, a leggere qualcosa che parli, o che faccia intendere che esiste la reincarnazione, che quello che siamo mette in discussione ciò che saremo e dipende da ciò che siamo stati... non leggete questo libro. Scritto da un primario anestesista ed esperto d’ipnosi regressiva (ma a me è sembrato uno psicoterapeuta e di quelli all’americana, un po’ ricalcante la ben nota profezia di Celestino) dichiara di voler dimostrare come il nostro Karma, e di questo e di civiltà indiane et similia ne parla ad ogni piè sospinto, ci porti a commettere errori costanti, che possiamo risolvere, conoscendo i nostri passati. Dell’amore del titolo non c’è traccia, se non superficialmente, non è sensazionale, direi che cola miele... ma troppo zucchero fa venire la carie ai denti. A buon intenditor, con quel che segue.

La signorina Tecla Manzi   

Andrea Vitali - La signorina Tecla Manzi

Editore Garzanti Libri
Collana Narratori moderni
Anno 2004
262 pagine

Bello, forse non sarà un’opera che la letteratura ricorderà fra qualche secolo, ma decisamente bello. Si potrebbe dire che è un giallo, infatti c’è uno scambio di cadaveri, ci sono dei soldi da ritrovare, c’è una strana famiglia, quella della signorina Manzi, dove lei è un po’ tocca, un fratello muto e un altro delinquente. Il momento storico in cui il racconto si dipana è quello Fascista, ma questo serve solo perché un finto guaritore, forse, scaccia i vermi dalle pance al nome di Mussolini. Ci sono un carabiniere sardo, uno siciliano ed uno novellino bergamasco che cucina con le ricette della nonna, che non ha mai conosciuto. Ma soprattutto c’è il lago di Como e i suoi paesini, c’è quell’Italia piccola, ma antica, che si ritrova in certi sceneggiati, dove si uccide e si ruba, ma non si fanno sparatorie né inseguimenti alla cowboy. Un libro italiano, veloce, gradevole, fresco. Finalmente!

Lo specchio nero   

Franco Cardini e Leonardo Gori - Lo specchio nero

Editore Hobby & Work Publishing
Collana Giallo & nero
Anno 2004
431 pagine

Chi conosce Cardini, sia come studioso dotto e apprezzato di Storia medievale, notevoli i saggi ad esempio sulle Crociate, sia come scrittore di romanzi a sfondo storico, alla Eco, per intenderci, anche se meno dotati di battage pubblicitario, resterà un tantino perplesso da questa sua nuova prova. Forse è il fatto di scrivere a due mani che ha mutato lo stile, forse l’argomento, comunque resta il fatto che alla linearità abituale si sostituisce un certo piacere nell’arzigogolo. Mi spiego: la storia è ambientata negli anni bui delle leggi razziali, i protagonisti sono una giovane ebrea fiorentina, colta, raffinata, appartenente all’èlite sociale, non più ricca, per ovvi motivi. Poi c’è un SS anomalo, che ha affinità notevoli con la giovane e con la sua cerchia ristretta. Ultimo, ma non meno interessante, un Carabinere, borghese, di buona, ma non eccelsa cultura, innamorato della giovane, disgustato da molte cose, geloso del Tedesco e al tempo stesso consapevole che il mondo della donna che ama non è e non sarà mai il suo. La vicenda si svolge tra Firenze, città che emerge nei suoi vari aspetti, culturali, sociali, storici, ambientali e Parigi, una Parigi sotto il tallone di Hitler, una città fiera e insieme soggiogata. C’è uno strano traffico di opere d’arte, anzi di copi, no, di omicidi, no, di razzismo... nessuno è quello che sembra. Dirò solo che il Tedesco avrà la nostra compassione, la donna Ebrea ci lascerà delusi. L’uomo onesto, innamorato, ma non per questo cieco, dignitoso, l’unico che alla fine ricorderemo con piacere è il Carabiniere. Chapeau ancora una volta a Cardini, benchè ci abbia condotto alla verità dopo molti, forse troppi giri viziosi.

L'assassino e il profeta   

Guillaume Prévost - L'assassino e il profeta

Editore Sellerio di Giorgianni
Collana La memoria
Anno 2004
345 pagine

Curioso e intrigante questo strano "giallo". Un Ebreo egiziano (che poi sarà uno dei più importanti filosofi ebrei cristianizzati) arriva a Gerusalemme e capita nel bel mezzo di intrighi complicati, in cui rischia di perdere la vita, ma per contro trova l’amore. Questo è il meno, tra Grande Sacerdote e comunità degli Esseni, conosce un grande segreto, sono state interpretate le parole di un profeta: si è capito chi è il Messia, un ragazzo, figlio di un falegname... la storia si conosce. Ma il bello che questo ragazzo arriva proprio in quei giorni con la famiglia per la festa, e si perde perché sta a parlare coi sacerdoti in sinagoga, e comincia a capire il suo destino, e viene rapito, perché un Messia cosė non piace al Grande sacerdote, o al sedicente tale. Colto, diverso dal solito, intellettuale, anche se leggibilissimo da parte di tutti.

Le paludi Hesperia   

Valerio M. Manfredi - Le paludi Hesperia

Editore Mondadori
Collana Oscar bestsellers
Anno 1995

La scrittura di Manfredi è solo apparentemente semplice, è certamente lineare, ma non per questo banale. Si capisce subito che chi scrive è un Uomo con la lettera maiuscola, come di questi tempi è un po’ difficile trovare. Perché questa sensazione non saprei dire, forse perché si rifà al mondo classico, agli eroi del mito, perché traspare da ogni sua storia il coraggio degli uomini, l’audacia, il senso della responsabilità nei confronti di chiunque speri nel loro aiuto. Questo libro narra le avventure vissute dagli eroi greci dopo la guerra di Troia. E il ritorno dei reduci è sempre molto diverso da com’era stato sognato. Riecheggiando "Oi nostoi", Il poema dei ritorni, scritto non si sa da chi dopo Omero, (non dimentichiamo che l’autore è professore di archeologia, quindi narra sempre giocando sulla veridicità storica), prende anima e cuore, muove la commozione, ci fa recuperare valori scordati. In qualche modo rimette le cose a posto. Eccezionale.

Angeli e demoni   

Dan Brown - Angeli e demoni

Editore Mondadori
Collana Omnibus
Anno 2004
562 pagine

Si tratta, come credo sappiano tutti, del libro che ha preceduto il ben più noto Codice da Vinci, e che solo grazie alla risonanza mondiale del primo ha trovato spazio prima sugli scaffali delle librerie e poi, a dar retta alle classifiche di vendita, nelle case di molti. È scritto nella stessa maniera, con gli stessi stilemi, sembra, stilisticamente parlando, la brutta copia dell’altro e forse lo è. Anche qui si tende a dare per storicamente e scientificamente provate alcune verità, che non lo sono per nulla. Lo scrittore poi, evidentemente, deve avere molto antipatici Cattolici e Chiesa, dà per scontato che ormai a nessuno al mondo interessi più niente di quel mondo. E pensare che lo leggevo mentre al Papa malato giungevano gli auguri di tutto quel mondo, descritto come indifferente. Verne e Salgari sono stati preveggenti, e si dice sia il merito della letteratura, qui invece... Solo due pagine sono forti, emozionanti: si tratta di un discorso appassionato, che pare da solo riscattare tutto. Ma il dubbio che ci fosse la magagna mi sfarfallava in testa. Infatti, era il traditore, il Giuda, Giano bifronte, che parla bene e che medita il disastro. Anche questa seconda prova mi ha infastidito e non mi pare davvero un capolavoro.

Il giullare   

James Patterson, Andrew Gross - Il giullare

Editore Corbaccio
Collana Narratori Corbaccio
Anno 2003
389 pagine

A chi piacciono le fiabe, perché di fiabe si tratta, questo libro è consigliato. La storia è quella di un uomo, rosso di capelli, diverso, riconoscibile, un popolano con la testa piene di idee e pensieri. Ci sono i soprusi del feudatario, che distrugge il paese dove l'uomo vive con la moglie tanto amata, e che spingono il giovane a cercar fortuna per diventare libero. Parte per le Crociate, dove si trova a contatto di una realtà violenta e poco sacra, conquista una reliquia, reliquia che sarà la sua croce e delizia perché tutti la vogliono, ma lui ignora di possederla, la lancia di Longino. Torna e scopre che per punirlo della sua indipendenza gli hanno stuprato e, forse, ucciso la moglie. Diventa giullare per cercare i colpevoli e per ritrovare la sua donna, che sente ancora viva.....sarà aiutato da una giovane nobile, che alla fine lo sposerà e vivrà con lui come locandiera. Basti dire che è la figlia minore del Re di Francia, che le leggi da quel momento rispetteranno i piccoli della terra, che vissero felici e contenti per capire che l'unico vero difetto del libro è che non inizia con C'era una volta.

Il borgo insanguinato   

Candace Robb - Il borgo insanguinato

Editore Piemme
Anno 2003
394 pagine

L'ultimo di una serie di gialli ambientati nell'Inghilterra medievale, con i soliti personaggi, Archer, arciere senza un occhio di origine gallese, di sua moglie farmacista in un mondo in cui le professioni sono in mano a uomini, del suocero, che dopo una vita da soldato si è convertito....di solito sono gradevoli per due ore sulla spiaggia o davanti al camino. Questa volta Archer viene mandato in missione in Gallese e tutta la storia non è altro che un susseguirsi allucinante di nomi con relativi patronimici di origine celtica, totalmente impronunciabili, che ostacolano e non poco la lettura. La storia, inoltre manca di mordente, è poco chiara, insomma, esperimento no.

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