Recensioni e commenti di libri

a cura di Giuliana Borghesani

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Coltri   

Riccardo Coltri - Zeferina

Larcher Editore
Anno 2007
209 pagine

Si tratta indubbiamente di un fantasy, e devo ammettere che, di solito, non si tratta di un genere che mi appassiona, eppure questo mi è piaciuto. Che sia perché conosco e sono amica dell'A.? Forse, ma non credo. Dunque, la storia si svolge nel veronese, tra il lago di Garda e i Monti Lessini, ci sono gli Austriaci ( i Todeschi, come si diceva da queste parti) gli Italiani di Venezia, insomma, teoricamente si tratta di una storia storicamente ambientata. In realtà vengono messi in gioco tutti quei personaggi delle leggende della zona: orchi e Anguane, maghi e streghe, Beate Donnette e chi più ne ha più ne metta, in un crescendo di invenzione e di cultura letteraria del folklore che si mescola in modo assai gradevole. La scrittura è breve, scattante nervosa, sembrerebbe il contrario del genere di storia per cui viene usata: sembra un romanzo assai moderno con un tema antico. È come mangiare formaggio piccante col miele, o bere caffè bollente col ghiaccio: strani connubi. Siamo abituati a fantasy che si rifanno a mitologie "celtiche" rimacinate e digerite in vari modi (il riferimento ad Harry Potter è chiaro: brava e furba l'autrice, ma ...banale l'opera). Questo invece non è un libro da ragazzi, è da adulti, ma da adulti che vogliono pensare.

Gimbutas   

Marija Gimbutas - Le dee viventi

Medusa Edizioni
Anno 2005
330 pagine

Interessante excursus tra il mondo pre-indeuropeo dell'Europa antica. Dai ritrovamenti si può capire il valore dei rapporti tra uomo e donna, come esistesse una parità dove la Dea Madre signoreggiava, ma senza risvolti vetro femministi o similia. Dopo l'analisi dei resti preistorici e la loro interpretazione, si delineano le linee delle religioni di quei popoli che sono indizio di una cultura precedente a quella indoeuropea in Europa: Etruschi, Micenei, Lituani, Baschi... interessante, non certo narrativa, ma se uno ha qualche curiosità in merito è un libro che vale la pena leggere.

Pagels   

Elaine Pagels - Il vangelo segreto di Tommaso

Editore Mondadori
Anno 2006
196 pagine

Dotta dissertazione dove ci spiegano che finalmente sono venute alla luce le prove che San Giovanni aveva idee strane e voleva presentare un Gesù che non era quello vero. Ci dicono che ci hanno nascosto tanti e tali segreti, che ci darebbero conoscenze sovraumane, che la Chiesa si è permessa di decidere quali Vangeli fossero tramandabili e quali no, e naturalmente questi erano i più veri. Alla fine vengono riportati i famosi brani (pochi e brevi per verità) che dovrebbero aprirci la mente. Ho letto con curiosità e, da insegnante, mi sono spiegata tutto. Sono frasi senza senso come quella che fanno dire a Gesù:
«Se un uomo mangia un leone diventa un leone, se un leone mangia un uomo diventa un uomo.»
Ovvio che non ci siano arrivati, macchè Vangelo, sono solo scemenze e credo proprio che San Tommaso non c'entri niente.

Hancock   

Graham Hancock - Sciamani

Editore Corbaccio
Anno 2006
674 pagine

Credevo che facesse la storia dello Sciamanesimo a partire dalle pitture rupestri del Paleolitico, ambito che appartiene ai miei interessi di studio, invece mi sono trovata davanti ad un "minestrone" dove le eventuali raffigurazioni di Sciamani preistorici, le fate e gli elfi della tradizione culturale medievale e gli omini verdi extraterrestri sono la stessa cosa. C'è l'esaltazione delle droghe che permettono di entrare in uno stato di coscienza alterata che ci farebbe entrare in contatto con una parte del nostro DNA che ci hanno "messo dentro" esseri di altri pianeti per darci informazioni. Ovvio che le religioni, tutte, sono in mano a burocrati... insomma, farnetica, a mio avviso. Tante pagine per dire poche cose. Un'americanata, in fondo.

Vitali   

Andrea Vitali - La figlia del podestà

Editore Garzanti Libri
Anno 2005
350 pagine

Carino, se vi piacciono i racconti semplici, leggermente ironici. Anche questo libro del medico condotto parla di un paesino sul lago di Como in un periodo ben preciso: il vituperato ventennio. In realtà dire vituperato in questo racconto fa un po' ridere. Sì, perché l'aspetto truce ed illiberale del tempo, le leggi razziali, arrivate tardi, ma arrivate sull'onda nazista, non ci sono. C'è invece la piccola vita di tanti piccoli personaggi, che si credono importanti perché c'è Lui, perché c'è un certo perbenismo, perché il piccolo truffatore incrocia la sua strada con lo scemo del villaggio (che forse scemo non è). Insomma, qualche ora di gradevole lettura, certo, non impegnativa, anzi, se ne avete già letti altri troverete un vecchio amico, un po' sempre uguale a sé stesso, ma insomma, non si può avere tutto dalla vita, e men che meno dalla letteratura.

Gholamhossein   

Gholamhossein Saedì - La casa accanto al bosco e altri racconti

curatore F. Bertotti
Editore Lindau
Anno 2003
146 pagine

Sono pochi racconti, a noi occidentali parranno surreali, di uno scrittore interessante. Nato a Tabriz, nell'Azerbaigian persiano, l.A. si laurea in medicina e per un certo tempo esercita la professione del medico condotto nei quartieri più poveri di Teheran. Oppositore dello Scià prima della rivoluzione del 1978, poi dal nuovo regime viene costretto prima alla clandestinità in patria, poi all'esilio a Parigi, dove morirà nel 1985. Sono racconti belli, strani, lontani, diversi, ma per chi vuol capire un mondo lontano nel tempo e nello spazio sono una buona cosa. Si leggono in fretta, ma poi ci si ripensa. E, chissà, forse ci permettono di capire meglio ilmondo.

Simenon   

Georges Simenon - Lettera al mio giudice

Editore Adelphi
Anno 2003
206 pagine

Non si tratta del solito giallo del commissario Maigret, come il nome dell'A. farebbe pensare. È un giallo, è vero, ma interessante e curioso. Si tratta della lettera che un imputato, reo confesso, scrive al suo giudice. Gli spiega come e perché ha ucciso, come sia possibile capirlo, giustificarlo, forse addirittura approvarlo. I passaggi spirituali e mentali che mette in campo appartengono all'anima umana, a quella sua parte oscura che sta in agguato, forse, in ognuno di noi, e che si scatena solo e soltanto se le condizioni esterne sono tali da costituire un'alchimia imprevista. Non vi dico, ovviamente, come finisce, perché il fatto che si sappia subito chi è il colpevole non costituisce affatto la fine. Leggetelo e divertitevi.

Robb   

Candace Robb - La taverna delle ombre

Editore Piemme
Anno 2006
318 pagine

Si tratta di un giallo ambientato nel Medioevo... no, si tratta di un romanzo storico, o quasi, che narra di quando Scozia e Inghilterra si combattevano, perché una non voleva sottomettersi all'altra..... è a lieto fine....non, forse non c'è nemmeno una fine. Insomma, se amate la storia e vi piace immegervi in un ambiente lontano dall'oggi, ve bene, meglio ancora se vi piace il mondo scozzese, così lontano dalle "delicatezze" medievali italiane. Si tratta di un mondo lontano e non solo nel tempo. Comunque non è male, purché non amiate i filmetti americani che finiscono tutti con una risata.

Asensi   

Matilde Asensi - Iacobus

Editore Sonzogno
Anno 2007
393 pagine

Ancora un libro sui Templari, anzi, sugli Ospitalieri, anzi su un ospitaliere, che ha a che fare con i Templari e tra questi con vecchi amici. Il Perquisitore ha l'incarico dal Papa di scoprire se il re e il papa che hanno disperso l'Ordo Templis sono morti per la maledizione di Da Molay quando venne bruciato sul rogo o per mano assassina. E poi deve scoprire dove i Templari hanno nascosto il loro oro, l'Arca dell'Alleanza. C'è un mix di segni cabalistici da decifrare, un maga ebrea giovane ma dai capelli bianchi, un novicius, che forse è di stirpe nobile, avventure, inganni, rischi di vita. Un bell'intreccio, falso, come sempre quando si affronta Graal, templari et similia, ma ben congegnato.

Balestri   

Diego Balestri - L'ultima possibilità e altri racconti

Edizioni Joker

"Scrivere un acconto è facile, scrivere un buon racconto è difficile..." così inizia uno dei racconti (4) con cui esordisce l'A. fiorentino di Vinci, sì, proprio del paesino che diede i natali a Leonardo. Ha proprio ragione, ma non si è applicato a sufficienza per fare come dice. Può darsi che Vinci abbia esaurito la sua capacità di creare geni appunto con Leonardo. L'A. scrive in un buon italiano, forse le idee sono interessanti, purtroppo non si capisce se si tratta di racconti, relazioni scolastiche, servizi giornalistici, un po' scontati per altro... A me non è piaciuto, ma forse la prossima volta farà meglio.

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