Il sole batteva forte sulla mia pelle, la delicata brezza del mare mi accarezzava dolcemente, poi lo vidi, fu come ricevere una freccia di cupido, dritta nel cuore, appena lo notai, rimasi qualche secondo a fissarlo, capii che era lui, come feci? Non lo so neppure io, ma quando lo vidi lo capii, spesso ho sentito dire che quando la tua anima gemella compare nella tua vita, la riconosci immediatamente, ed è successa la stessa cosa a me, in quel caso però l'unica cosa da scoprire era, capire se piacevo a lui oppure no, naturalmente dentro di me c'era la paura, però pensai: «se è la mia anima gemella è destinata a stare con me, quindi è sicuro che gli piaccio...» forse la mia era più una speranza che una certezza.
Mentre lo osservavo mi accorsi che aveva un tatuaggio proprio sulla caviglia, cercai di capire cosa fosse e quando lo vidi rimasi impietrita, era il disegno di un delfino, lo stesso delfino che avevo tatuato io sulla spalla, che quella non fosse solo una coincidenza?Fondamentalmente la cosa era strana, durante la mia continua osservazione lui si voltò di scatto, mi vide, rimase per un po' di tempo a fissarmi, fece un sorriso, io ricambiai, poi continuò a divertirsi con i suoi amici.
Distesa sulla mia sdraio, oltre ad abbronzarmi, ero intenta a dare un'occhiata ogni tanto a lui, a quel meraviglioso essere che mi aveva in un certo senso stregata.
Poi ricordo che chiusi gli occhi, credo di essermi addormentata, stavo talmente bene su quella sdraio che non addormentarsi era praticamente impossibile.
Mi svegliai quando, della sabbia mi arrivò sul viso, stavo per arrabbiarmi di brutto, quando vidi che era stato lui, che sbadatamente aveva lanciato il pallone della pallavolo vicino alla mia sdraio: «Palla!!!» sentii gridare, e dopo averla presa vidi che lui i avvicinò, io lo fissavo, con la palla in mano e completamente stregata dalla sua bellezza, avvicinatosi disse: «scusami...» «non preoccuparti» risposi e facendomi un sorriso andò via, avrei preferito se fosse rimasto lì con me, però purtroppo non accadde.
Era incredibile, quel tatuaggio, in un certo senso, ci "univa": «ma che stupida, sarà solo una strana coincidenza ...» pensai tra me e me.
Andai nel mio albergo, quando ad un tratto, qualcuno mi fermò prendendomi per un braccio, mi girai di scatto, ero pronta ad arrabbiarmi di brutto, giratami trovai di fronte a me, il ragazzo con il mio stesso tatuaggio: «ciao scusa, forse ti sembrerò un ragazzo impulsivo ma dico sempre a me stesso CARPE DIEM ...» «cogli l'attimo» sussurro e lui continuando disse: «quindi volevo chiederti se ti va di uscire con me una sera di queste?» io lo guardai e pensando ad alta voce affermai: «è un sogno?!» nel frattempo, era giunta la sera, la luna splendeva alta nel cielo, tra quelle stelle che romanticamente avrei voluto sfiorare nei miei sogni, lui mi guardava, la brezza del mare, era intensa e rendeva quel momento ancor più emozionante, lui mi fissava poi disse: «mi chiamo Alex»
«...io sono Ariel...» risposi timidamente, poi si avvicinò, prese la mai mano e la mise delicatamente sul suo petto, sentii che il cuore gli batteva fortemente, e il mio non era da meno: «perché?» chiesi: «per farti capire quanto mi fai impazzire...» rispose e successivamente mi baciò, un bacio lungo e intenso, romantico ed emozionante, puro e cristallino, unico ed indimenticabile.
Non dimenticherò mai quell'estate che per un attimo mi rubò l'anima.


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