Affettuoso omaggio ad un film molto amato

Un pomeriggio inoltrato di luglio, con la noia che regnava sovrana...neppure lo scopone aveva rialzato gli animi e perciò si era lì, seduti attorno ad un tavolo, tranne il Necchi che era talmente ingrullito dal caldo che si era messo ad aiutare la moglie al banco, scatenando lo stupore della medesima; noialtri ci si rigirava i pollici in attesa di tempi migliori, che per me avrebbero coinciso con la sera: il marmocchio era in vacanza con la madre e io potevo andare tranquillamente al giornale e poi comunicare le ultime nuove alla mia fornarina; gli altri non mostravano punto di avere progetti a breve scadenza, con il Mascetti incupito per l'assenza di Titti, partita con i suoi alla volta di Viareggio, il Sassaroli libero dal turno in clinica, e il Melandri messo ad un altro tavolo a sistemare certi suoi progetti in vista di un infuocata seduta comunale dell'indomani.

Oramai si era sullo sbuffo andante, e stavo quasi per proporre di uscire a fare un giro in macchina nonostante la calura, quando entrò nel bar una ragazza che prese posto nel tavolo vicino a quello in cui eravamo seduti io, il Mascetti e il Sassaroli; si trattava di una ragazza graziosa con un addosso un vestitino rosso a pallini bianchi, un gran sorriso e lunghi capelli castani...ma chi era? E incrociando lo sguardo degli altri mi accorsi che non ero l'unico curioso...per fortuna il Necchi si accorse dei punti interrogativi sospesi sulle nostre teste e lasciati moglie e bancone ci venne in soccorso.

" O Necchi, ma chi è codesta figliola?"

" Gli è una ragazza che viene ogni tanto, si chiama Chiara ma tutti la conoscono come "Chiarina, la signorina grandi firme", nel senso che molti ci hanno già messo la firma su di lei causa, propensione della bimba a divertirsi senza farsi troppi patemi d'animo".

- Brava, così è anche più salutare- esclamò il Sassaroli,

- Ma com'è che io qui non l'ho mai vista? Una firmetta la metterei volentieri, non è mica la leva- esclamò il Mascetti , evidentemente interessato alla faccenda.

- Mah- rispose il Necchi- non è che venga tanto spesso...abita in un paese qui vicino però, a quanto se ne sa, ha buttato parecchio scompiglio perché si è divertita troppo con un sacco di gente , anche con uomini ammogliati....avete presente la canzone di quel cantante ligure...come si chiama...accidenti non mi viene in mente il nome! Insomma, come quella Bocca di Rosa, che lo faceva per passione, però le mogli non si sono mica tanto divertite, anzi hanno borbottato un bel po'...

- e lei viene a farsi rilasciare autografi qui a Firenze- chiosai.

- Beh, è un hobby come un altro, e per parte mia pregevolissimo- concluse il Mascetti.

Mentre eravamo presi in tale concione, fece il suo ingresso al bar un altro personaggio, questo molto più conosciuto da noi : si trattava di Peppe Spertolati, uj pugile che si ostinava a disputare incontri nei quali andava regolarmente a tappeto, e che forse gli avevano mandato a tappeto pure un po' di cervello, tanto che una volta il pubblico lo aveva visto talmente male in arnese per i colpi che stava ricevendo dall'avversario, che alcuni ad un certo punto si erano messi ad urlare " Spertolati al telefono", ma mica per pigliarlo per i fondelli, ma proprio per concedergli un po' di tregua!

Il pugile si venne a sedere di fianco a noi, nella parte opposta rispetto alla generosa ragazza sulla quale chi più chi meno di noi faceva pensieri tranne il Melandri, ancora affogato nelle sue carte....

Fu allora che mi venne in mente un'ideuccia, tanto più che non dovevamo prendere la macchina per metterla in pratica...misi subito al corrente del mio piano i vicini di tavolo e poi mandammo a prendere l'architetto ingolfato sulle sue sudate carte, finalmente lasciate in nome della prossima zingarata; non restava che mettere a parte della burla la ragazza, che accettò con allegria di fare da esca, specificando però che la vittima non gli aggradava molto...

Lo Spertolati si trovò improvvisamente circondato con sua grande sorpresa da me, il Mascetti e il Sassaroli, mentre il Necchi era tornato al banco ed il Melandri ai suoi progetti, ma di fatto stavano in guardia che nessun altro si intromettesse.

-O giovine promessa della boxe- esordì il Mascetti- cosa fai così solo in codesto bel pomeriggio estivo?

-Mah....veramente.....volevo prendermi un'orzata....

Io strabuzzai gli occhi: " Un'orzata????? Ovvia, un giovane così forte che si piglia dell'acqua sbiancata....ma meglio un' Ovomaltina, nevvero dottore?

- Certamente, si tratta di una bevanda energizzante e molto proteica per un ragazzo in età da sviluppo!"

- Beh, veramente io avrei compiuto 28 anni a maggio....

- Niente ma- lo interruppi autoritario- ti devi ripigliare, se no come fai a presentarti ad una signorina che ti vuole conoscere, dopo che ti ha ammirato tante volte negli incontri di cui ho scritto pagine e pagine sul mio giornale?

- Eh? Come?

- Ma come...hai fatto colpo e nemmeno te ne sei accorto? sei Troppo preso dallo sport, bimbino....

Il povero Spertolati ( che in fondo era una buona pasta d'uomo) era stato totalmente confuso dal nostro assalto improvviso e stentava a capire che cosa esattamente volevamo da lui, e a quel punto tentò di reagire.

"Oh insomma signori, io sto qui bello al tavolo a pensare ai fatti miei, e voi venite qua a...

Il Mascetti non gli diede tempo di terminare la frase: " Veniamo qua a farti da paraninfi, bello!"

- Ma cosa...

- Senti, la vedi quella ragazza lì al tavolo?

- Sì....

- Ecco, noi la si conosce da un po'... è una brava ragazza, e parlando del più e del meno ci ha confessato che ha visto tanti tuoi incontri e ha iniziato a provare per te una simpatia che in breve tempo si è tramutata in passione...

- O che lei dice veramente?

- E che ti pare che buggero uno come te che poi mi viene a cercare per spaccarmi il grugno? Dammi retta, l'è cotta come una pera!

- Ma io...

- Niente ma, adesso ti vo ad ordinare due caffè freddi e te ci vai a parlare, che è là che si strugge, povera figliola...

Spertolati nel corso della conversazione aveva sporto il collo in direzione della fanciulla che sicuramente trovava di suo gradimento, perché dopo il primo minuto di sbigottimento decise di darci retta, lasciando ordinare i caffè shakerati a noi per dedicarsi a questa avventura.

-Signorina...

- Sì?

-Permette?

-Prego, la si accomodi

- Grazie....

Adesso il poverino non sapeva come continuare. Noi ci si era messi al lato del bancone ad osservare tutta la scena, ovviamente senza parere ma attentissimi allo sviluppo della situazione.

La Chiarina, donna intelligente, capì le difficoltà del pugile e iniziò la sua recita.

-Signor Spertolati...

-Sì?

-Io...

Senti, chiamami Peppe, e tu?

-Io che?

- Come ti chiami?

-Ah, io mi chiamo Chiara, Peppe...

- Che nome dolcissimo, Chiare fresche e dolci acque...

Che bello, o dove lo hai sentito?

- Non mi ricordo, forse un cioccolatino che presi qualche tempo fa....Chiara...

- Sì?

-Aspetta....due caffè freddi per favore!

Fu allora che il caldo ci diede alla testa.... la ricetta originale pregiata del bar venne improvvisamente ritoccata con l'aiuto del Sassaroli, che in quanto medico si portava sempre una valigetta per ogni emergenza con un strumenti e medicinali, compresa una boccetta di lassativo per stomaci di pietra che dopo il nostro passaggio diminuì di un terzo.

Intanto il pugile cercava di sondare le intenzioni della fanciulla.

- Chiara....

- Dimmi!

- No veramente forse...sei tu che devi dirmi...ho saputo...qualcosa di te...

- È vero...Ecco...io, dalla prima volta che ti ho visto sul ring non ho più smesso di pensare a te, alla tua forza, alla tua grinta....

Se fingeva, la ragazza lo faceva di molto bene: non le scappava né da ridere, né calcava la mano, si vede che in tutto quello che faceva ci metteva impegno.

Ma quello che stupì tutti quanti fu la risposta dello Spertolati

"Lo sapevo, allora eri te! Io ti ho sempre vista mentre combattevo, adesso so chi era la misteriosa ragazza che mi ha sempre seguito, ma poi una volta sceso dal ring non ti vedevo più..."

Come noi anche Chiarina non riuscì e reprimere un moto di sorpresa, che comunque fu lestissima a celare riprendendo il filo dello scherzo, mentre il Necchi proprio in quel momento porgeva alla coppia il caffè freddo in due distinte tazze che porse cerimoniosamente ai due.

" Ecco i due caffè per una così bella coppia...adesso vi lascio di nuovo soli, via!"

Forse per l'emozione, il pugile ingollò subito buona parte della fresca bevanda e ricominciò.

-Chiara...

-Ecco Peppe, io...non so come dirtelo...

E qui forse la ragazza, presa alla sprovvista da quanto aveva udito poco prima dalla bocca dell' interlocutore, stava per interrompere con un sorriso la burla quando si accorse di un imprevisto .

- Peppe...

-Scusa, ma...

- Cosa c'è?

- Deve essere l'emozione, l'emozione...di averti vicino!

Spertolati aveva iniziato ad agitarsi sulla sedia in preda a disturbi di cui noi si conosceva bene la causa, altro che emozione.

- Peppe, Peppe o che ti piglia?

- scusami...scusami, scusamiiiiiiii!

E si alzò di scatto battendo letteralmente in ritirata, in particolare in quella del bar che per fortuna in quel momento era libera.

A quel punto non riuscimmo a trattenere qualche risata

"Oh avete visto" – esclamò il Mascetti- ma veramente a quello i pugni gli hanno fatto venire le allucinazioni!"

"Adesso stava vedendo le stelle!"- soggiunse il Necchi

"Ma non sarà troppo il farmaco?"- avanzò dubbioso il Melandri

Sciocchezze- rassicurò il Sassaroli, si è ripulito lo stomaco, abbiamo fatto una buona azione per la sua salute.

"Oh Chiarina" – dissi rivolto alla ragazza-" t'abbiamo salvato, hai visto?"

Per tutta risposta, la ragazza si avvicinò al gruppo, ci guardò come se ci volesse sputare in faccia e disse questa frase unica "vecchi bischeri, ma non vi vergognate?" E girati i tacchi uscì dal bar. Non la rivedemmo più

Qualche mese dopo, il Necchi ci annunciò che avevamo fatto un'opera buona : la Chiarina e lo Spertolati dopo quel pomeriggio avevano iniziato a frequentarsi...lei a quanto pare non gli disse mai niente dello scherzo ma chissà, forse per farsi perdonare, alla fine il pugile se lo sposò.


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