NOTA: Questo racconto è di un giovane autore, adatto a un pubblico giovane

 

Mary raccolse la sigaretta accesa che Jim aveva gettato sull'erba e gliela lanciò contro.
«Ma che fai?» urlò Jim.
«La devi spegnere prima di gettarla. Potrebbe scatenare un incendio!»
«Ma quante storie! Ecco» disse dopo averla spenta per bene.
«Ragazzi! Non è meglio andare adesso?» esclamò Mary rivolta ad Alex e Susan, che erano seduti sul tronco di un albero. Alex le fecce un cenno poi si alzarono e si avviarono verso l'auto. Erano le otto di sera, il sole era tramontato e presto il buio avrebbe invaso il boschetto dove si erano recati per una gita.
Caricarono la macchina e partirono verso casa, ma dopo pochi chilometri, furono costretti a fermarsi.
«Hai messo la benzina prima di partire?» chiese Mary al ragazzo. «Me ne sono dimenticato.»
«Che cosa facciamo adesso?»
Fuori era buio e faceva freddo. All'orizzonte si vedeva la luna, splendente come sempre.
Jim chiamò il soccorso stradale. Gli dissero che sarebbero arrivati solo dopo qualche ora a causa del traffico in città.
«Perché non cerchiamo un riparo?» chiese Alex, accorgendosi che stava per piovere.
«Meglio aspettare qui. Un po' di pioggia non fa male» rispose Mary.
La pioggia divenne presto un temporale. Cercarono di rifugiarsi in macchina, ma Jim aveva chiuso la portiera dell'auto dimenticando le chiavi dentro.
«Che imbranato che sei!» esclamò Mary.
Si incamminarono lungo la strada e quando intravidero una piccola casa nel bosco, si precipitarono a ripararsi contro.
Provarono a bussare ma nessuno rispose. Dentro era buio, le finestre erano aperte e Alex provò a chiamare qualcuno, senza ricevere risposta. Entrò dalla finestra e aprì la porta dall'interno per far entrare gli amici, cercarono in tutta la casa, ma era completamente vuota.
«È disabitata! Meglio così, aspetteremo qui il soccorso stradale.» «Io ho un po' di paura» disse Susan.
«Di che cosa ti preoccupi? Non c'è nulla da temere, ci sono io» la rassicurò Alex.
Uno sfavillio rossastro attirò l'attenzione del ragazzo, che incuriosito, si affacciò alla finestra, ma non vide alcunché. «Che cosa c'è?» chiese Jim.
«Niente. Mi era sembrata di vedere una luce. Mi sarò sbagliato.» Intanto da fuori si sentivano tuoni e fulmini.
Jim cercò qualcosa da mangiare, e trovò un pezzo di dolce in frigorifero, che sembrava ancora buono.
«Non vorrai mangiarlo?» chiese Mary.
«Perché? È ancora buona.»
«Non puoi mangiare qualcosa che trovi in una casa disabitata!» «Ma cosa importa? Qualcuno ne vuole un po'?»
Gli altri risposero tutti di no.
Alex notò di nuovo lo sfavillio rosso, ma proprio sul pezzo di dolce che stava mangiando Jim.
«Aspetta! Non mangiarlo!»
«Che c'è?» chiese posando il dolce.
«C'è qualcosa che brilla sopra.»
«Io non vedo nulla» rispose e addentò la fetta di dolce. «Secondo me non dovresti mangiarlo.»
«Sembra un po' piccante questo dolce. Mi brucia un po' la gola.»
Mary si era recata in cucina, la luce non funzionava, e aprì il frigorifero dove Jim aveva trovato la torta. Sul lato del frigo c'era una luce rossa che sembrava muoversi. Avvicinò lo sguardo per vedere meglio la luce la accecava. Chiamò gli altri e gli mostrò ciò che aveva trovato. Jim cominciò a preoccuparsi, aveva mangiato tutto il dolce, e forse anche quella strana roba rossa che brillava.
Ad un tratto Jim si sentì male, cominciò a tossire violentemente, non si reggeva in piedi. Un tremendo dolore allo stomaco lo fece accasciare per terra, poi dalla bocca cominciò ad uscire un fiume di sangue, le braccia si riempirono di grosse e inquietanti macchie rosse e pian piano, si propagarono tutto il corpo.
Mary, Alex e Susan lo guardavano pietrificati dallo spavento.
Le macchie si gonfiarono una ad una, poi esplosero e da queste uscì la sostanza rossa brillante che era nel frigo. Questa sembrava camminare, e avanzava veloce verso di loro, mentre il povero Jim si dimenava e moriva dal dolore.
I ragazzi scapparono e cercarono di uscire dalla casa, ma fuori gli alberi erano totalmente coperti da quella sostanza, che si muoveva e gli andava in contro. Mentre tornavano in casa, Susan inciampò in un sasso e fu assalita dalla sostanza che cominciò a penetrare nella pelle. La ragazza si sentiva bruciare poi riuscì a rialzarsi ma ci fu la stessa scena di Jim, si accasciò per terra e il suo corpo si ricoprì di macchie dalle quali uscì altra sostanza.
Mary e Alex ritornarono in casa terrorizzati, poi notarono che la sostanza rossa che si avvicinava a loro, si fermò quando giunse davanti alla luce proveniente da una lampada ad olio. «Ma che diavolo è?» urlò Mary piangendo.
«Non lo so, ma non deve amare la luce.»
Raccolse la lampada e si fece strada uscendo dalla casa.
Non appena avvicinava la lampada alla sostanza rossa, questa si scansava e indietreggiava.
Riuscirono a tornare alla macchina, e poco dopo arrivò il soccorso stradale.
Raccontarono tutto ma nessuno credette ad una sola parola.
I corpi dei loro due amici erano spariti e non furono mai ritrovati...

Continua


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