Cos'è l'insorgenza del rettile, quello stato mentale che ognuno di noi prima o poi nella propria vita ha sperimentato.
Che non è parte ne della nostra umanità, ne tanto meno appartenente ai mammiferi, ma frutto di un atavismo che ripercorre le innumerevoli ere di questo nostro mondo e lega gli essere senzienti, predecessori dei grandi rettili loro decadimento razziale, al più perfetto virus che ha infestato il mondo dalla sua creazione. Noi. L'insorgenza del rettile, quello stato di freddezza emotiva che consente all'uomo in quanto bestia primitiva il compimento di efferatezze con una sola lacrima di coccodrillo. Ognuno di noi prova prima o poi nella vita la capacità di estromettere la propria coscienza da un'azione che segnerà per sempre un angolo della mente. Come se fosse indipendente da noi stessi eseguita da un ospite momentaneo. Abbiamo cercato di etichettare in ogni modo questo aspetto della nostra "anima" relegandolo nel passato alla stregua di stregoneria, possedimento diabolico e nell'epoca della conoscenza scientifica l'abbiamo chiamata psicopatia. Tutto perché il terrore che ci attanaglia quando finalmente l'insorgenza del rettile è palesata e controllabile ci induce a fare i conti con la nostra vera natura. Il nazismo è dimostrazione di una collettiva presa di coscienza in tal senso, loro riuscivano a compiere atti innominabili con il distacco e la precisione di un operaio alla catena di montaggio, ma non erano gli unici, i padrini mafiosi in grado di fracassare un cranio con una mazza da baseball o di sciogliere un bambino di undici anni nell'acido con la stessa facilità di bere un bicchiere d'acqua tiepida quando si ha molta sete ma emozionabili al cospetto di una dimostrazione di bel canto, appunto lacrima di coccodrillo. Tutto ciò non significa essere psicopatici tutto ciò non significa essere indemoniati questo significa essere consapevoli di chi siamo e da dove veniamo fino in fondo. L'importante è convivere con questa natura primordiale l'importante essere in grado di controllarla fino in fondo fino alle estreme conseguenze.
Riuscire ad alzarsi dal letto ed entrare in bagno fischiettando dimentico ormai di quello che hai fatto la sera prima. È con questa capacità ben chiara in mente ed ormai troppo stanco di te e di tutto quello che significhi che ho ascoltato il mio antico progenitore e quando ti ho visto affacciata al balcone che contemplavi la strada ormai buia e silenziosa non ho dovuto fare uno sforzo mentale per prenderti le caviglie da dietro e scaraventarti oltre il parapetto.
Certo che se questa mattina non ci fosse tutto questo spiegarsi di sirene nella strada giù in basso e questo tramestio e colpi sordi dietro la porta, potrei veramente essere sereno e tranquillo nonostante la giornata nuvolosa...


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