Indice
Come riconoscere le specie di Aloe
Dove acquistarla
Come coltivarla
Informazioni varie
Estrarre il gel
Aloe a scopo veterinario
L'aloe della ricetta di padre Zago
Come sono arrivato all'aloe

Articoli correlati:
Aloe coltivate in idroponica
Scheda aloe Arborescens
Quando l'aloe non fiorisce...
xDelaetii, un ibrido interessante

Articoli in preparazione:
- Se ha molte spine, non è detto che sia una Ferox (come distinguere aloe Ferox da aloe Aculeata e altre simili)
- Aloe Arborescens in luoghi pubblici della Liguria di Levante

Aloe Arborescens e xDelaetii
Aloe Arborescens e Aloe xDelaetii
Aloe Variegata e Aculeata
Aloe Variegata e Aloe Aculeata

Come riconoscere le specie di Aloe

Forse anche voi, per prima cosa andrete a controllare di non avere per caso una pianta di aloe già da qualche parte, in casa o in giardino. Come riconoscere le migliaia di specie? come evitare di confonderle con l'agave?

1) Differenza con l'agave.

Una iniziale differenza facile da notare sono le foglie all'interno, se nascono arrotolate solitamente con una spina appuntita in cima, e poi si spiegano abbiamo un agave, se nascono piccole, già aperte e poi crescono, abbiamo un aloe. Ovviamente l'aloe ha il gel all'interno delle foglie mentre l'agave no, ma questo metodo permette di distinguerle senza doverle tagliare. Inoltre, l'aloe fiorisce tutti gli anni, mentre l'agave solitamente dopo aver fiorito, tipicamente dopo una decina di anni, muore.

2) Le specie di aloe medicinali.

Prendendo le informazioni da diverse fonti, ho estratto la seguente lista: Aloe Arborescens (secondo padre Zago, ha la massima percentuale di principi attivi) Aloe Ferox (secondo un sito commerciale, contiene il doppio dei principi attivi rispetto all'aloe vera) Aloe Vera o Barbadensis (quella più pubblicizzata e coltivata a scopi commericali), Aloe Perryi Bakero, Aloe Socotrine o Aloe di Zanzibar (poche informazioni a riguardo) Aloe Saponaria (sembra essere la più commestibile perché meno amara)

Fonte principale: Libro "The Essential Aloe Vera" del Dott. Peter Atherton

3) Come riconoscerle?
Sappiamo già come distinguere un'aloe da un'agave, ma alcune sono simili. Su 400 specie, sembra che una quindicina siano tossiche (fonte non confermata), quindi bisogna stare particolarmente attenti.

Aloe Arborescens
Presenta foglie verdi sottili e ricurve, il fiore è arancione, cresce in verticale e forma dei grossi cespugli.
Maggiori informazioni: Scheda Aloe arborescens Link ad articolo e foto: Descrizione e foto della pianta Aloe Arborescens.

Aloe Arborescens
Aloe arborescens acquistata in un garden in Liguria.

Aloe Vera o Barbadensis Miller
Foglie verdi, grosse non possono incurvarsi, il fiore è giallo
Articolo e foto: Aloe Vera o Barbadensis

Aloe Canarie
Aloe vera acquistata alle isole Canarie

Differenze principali tra aloe vera e aloe arborescens:

descrizioneA. VeraA. Arborescens
foglieiniziano tutte dalla base (acaulescente)nascono distanziate dal tronco (caulescente)
fiore (1)giallorosso
portamentopianta singola con numerosi polloni laterali che competono per lo spazioarbustivo a cespuglio, i polloni si sviluppano in altezza
resistenza a umiditàbassa, la base di tutte le foglie è vicina al terreno
e marcisce facilmente se mantenuta umida
media, solo il tronco è vicino al terreno
resistenza al clima seccobuonaottima, può essere tenuta in stanza col calorifero acceso senza problemi
resistenza al gelobassa, grande quantità di gel nelle fogliemedia, minore quantità di gel nelle singole foglie
resistenza al salebassabuona, può essere coltivata in riva al mare
proprietà medicinali (2)buoneottime

(1) esiste in Sud Africa, una varità di Arborescens dal fiore giallo chiamata: Yellow Arborescens, ma non la ho mai vista in Italia
(2) il dibattito è aperto: le azienda commerciali che coltivano l'aloe vera, più semplice da lavorare per le sue grandi foglie, ovviamente affermano che è la specie migliore, ma tutti i libri più seri affermano che le prorietà medicinali sono altissime nell'Arborescens e Ferox, e più attenuate nella vera.

Cespuglio Aloe Arborescens
Cespuglio di Aloe Arborescens in Liguria: alto 1,5 metri, largo e profondo 2 metri

Aloe Ferox
Alta sino a 3mt, gambo spesso, foglie spesse, fiore rosso a marzo, foglie di 20kg, spine solo laterali e sul lato inferiore della foglia.
Articolo dettagliato in preparazione.
Descrizione e foto: Aloe Ferox

Aloe Saponaria
Meno amara delle altre, in alcuni paesi la consumano insieme all'insalata.
Descrizione e foto:Aloe Saponaria

Per l'Aloe Perryi Bakero, Aloe Socotrine o Aloe di Zanzibar, non ho ancora trovato abbastanza informazioni.

Gli ibridi

Le Aloe sono autosterili, significa che una pianta non può impollinare la sua parte femminile con quella maschile, ma nemmeno una pianta-clone (nata da pollone della stessa pianta) può essere impollinata o impollinare la sua pianta madre.
In sintesi, per fecondare i semi le aloe devono essere nate da semi diversi della stssa specie, ma anche da aloe di specie diverse, e questo permette le generazione di innumerevoli ibridi.

Dove acquistarla

Se non avete un amico che vi possa regalare una delle nuove piantine che crescono alla base della pianta principale, potete cercare in aziende agricole o vari vivai. Provate a fare una ricerca in Internet, e controllate bene la foto della pianta prima di procedere all'acquisto. I prezzi che ho trovato variavano molto (per lo stesso tipo di pianta sui 4-5 anni di Arborescens). In vivai o negozi: da 15 Euro per piante di 5 anni (prezzo ragionevole), ai 30 per piantine di un anno (prezzo difficilmente giustificabile); su siti Web: dai 35 ai 100 Euro per piante di 4-5 anni.

Come coltivarla

È una pianta resistente alla siccità, che vive in climi aridi, in Italia non bisogna lasciarla all'aperto quando le temperature scendono sotto i 0 gradi perché il gel contiene molta acqua e gela facilmente.
Vive bene in casa in vaso, basta cambiarlo ogni due anni e annaffiare solo quando la terra è completamente asciutta. Anche se non vete il pollice verde, l'unico modo per ucciderla è annaffiarla troppo facendola marcire.

L'ideale è lasciarla all'aperto in modo che stia in pieno sole per almeno alcune ore, tenerla riparata dalla troppa umidità o troppa pioggia, ritirarla in casa se l'inverno diventa troppo rigido o quando piove troppo.

Se piantata nel terreno meglio distanziarla un paio di metri da altre aloe, esposta a sud e riparata dalla pioggia se possibile, se abitate in una zona dove la temperatura non scende sotto ai 10 gradi, altrimenti in vaso, da portare al sole d'estate e tenere al caldo d'inverno. Resistente alla siccità, ma non a troppa acqua. Secondo un ragazzo inglese che ne coltiva diversi tipi, l'Aloe Arborescens è più resistente al freddo e all'umidità rispetto alla Vera e alla maggior parte delle altre specie.

Terriccio: Diversi libri concordano nell'usare 50% torba e 50% terra da giardini, altri preferiscono utilizzare anche la sabbia di fiume, alle canarie le piante crescono bene su terreno vulcanico. Ho usato ghiaia alla base dei vasi e nelle buche all'esterno, con 50% sabbia con 50% terra da giardino.

Fertilizzante: Un secchio riempito a metà con concime organico e metà con acqua, lasciato stabilizzare per 10 giorni (o sino a quando mescolandolo non fa schiuma), diluire al 75% e somministrare d'estate.

Quando piantata in vaso, tutti consigliano di usarne uno largo, non serve che sia profondo perché le radici di aloe non crescono molto in profondità. Per drenare bene, inserire sul fondo almeno due dita di ghiaia o argilla espansa.

Riproduzione: Separare le piantine che nascono dalla base, in autunno (numerosissime sia per l'aloe vera che l'arborescens) quando superano almeno i 10cm di altezza, se prelevate prima attecchiranno ugualmente ma si sviluperanno bene solo l'anno successivo. A volte vengono via bene con una parte di radicem, se tagliate, fate asciugare le ferite per una decina di giorni all'ombra. Per esperienza ho visto che è meglio tenere il terriccio umido all'inizio, sopratutto per le piccole aloe vera (anche se altre fontii dicono di non annaffire le prime due settimane). Il primo anno ho utilizzato del radicante in polvere prima di interrare le talee, ma non sembra necessario e il secondo anno non lo ho più usato. Attenzione, se tenete diverse specie di aloe all'aperto, le piantine nate da seme nelle viconanze potrebbero essere degli ibridi.

Utilizzo intensivo: Per due raccolti delle foglie, si consiglia tra febbraio e marzo il primo, e tra settembre e ottobre il secondo. Se utilizzerete la pianta per uso personale, prelevate solo le foglie necessarie di volta in volta

Informazioni varie

Le aloe possono generare nuove piante anche tra specie diverse creando una miriade di ibridi. Spesso trovo foto su riviste e siti web che indicano come Aloe vera specie invece molto diverse.

Se aquistate una pianta in un garden, è probabile che sia cresciuta in serra e non abbia mai visto il sole naturale, prima di esporla all'esterno per evitare bruciature, (l'aloe Vera è particolarmente sensibile, ma usate questa accortezza per tutte le specie) abituarla gadualmente. NOTA: se vedete che le foglie iniziano a "scottarsi" presentando ampie macchie marroni, riparatela immediatamente, con il tempo la pianta emetterà altre foglie e si rimetterà in salute.

Le Aloe fioriscono tutti gli anni una volta adulte (del 4o anno), varie fonti affermano che se coltivate dentro casa, non fioriscono. Potete ovviare al problema tenendole all'interno esclusivamente nei mesi più freddi.
Vedi articolo Quando l'aloe non fiorisce...

Un vaso di aloe si può tenere in camera da letto, perché a differenza della maggioranza delle altre piante, trattiene l'anidride carbonica di notte.
Questo accade perché l'aloe chiude gli stomi di giorno per non perdere acqua (abituata al suo ambiente naturale arido) e li apre la notte.
Gli stomi (o pneumatodi) sono dei fori, presenti nella parte erbacea delle piante, che si possono aprire e chiudere usati per la traspirazione e lo scambio di gas tra l'interno della pianta e l'esterno, l'apertura è causata dalla carenza di anidride carbonica nei tessuti fotosintetici, mentre la carenza d'acqua, il calore troppo elevato ne determinano la chiusura.

Estrarre il gel

NOTA importante: Prima di usare l'Aloe a scopo medicinale consultate il vostro medico.

Tagliare una foglia di Aloe Vera alla base, inciderla a metà e con le dita separare i due lembi di copertura. Il gel è raccolto con un cucchiaio e messo immediatamente nel frullatore per miscelarlo con un succo di frutta (ottimi risultati con pezzi di melone) se il gusto fosse troppo amaro, aggiungere miele.

Per impacchi, eliminare le spine laterali, incidere la foglia come sopra, aprirla e applicare con la parte del gel verso la ferita. Attenzione, il gel ha un alto potere penetrante e porta con se tutto quello che trova. È importantissimo pulire a fondo la ferita e magari lavarla bene con acqua ossigenata prima dell'applicazione.

Per gli usi medicinali dell'aloe Arborescens, vedi la ricetta di padre Zago

Aloe a scopo veterinario

Interessanti gli usi dell'aloe documentati in alcuni siti Web in spagnolo:

1) Nell'acquario, per eliminare i problemi dell'acqua con calcare e per aiutare la cicatrizzazione delle ferite dei pesci. Usano 1cm cubo di gel di Aloe ogni 10 litri di acqua.

2) Per curare cani e gatti. Esternamente con il gel su ferite, piaghe, eczemi, internamente, aggiunto ai pasti (un cucchiaino cani piccoli e gatti, un cucchiaio cani grossi) per purificare. Gocce negli occhi di aloe diluito per curare la cataratta del gatto.

3) Per cavalli e mucche: impacchi sulle ferite, piaghe, eczemi col gel di aloe, aggiunta di succo di aloe nell'abbeveratoio.

In generale, per gli animali si indicano 1 cucchiaio al giorno ogni 10 Kg di peso.

Alcuni link che trattano di aloe a scopo veterinario:
Aloe usato in clinica veterinaria
Articolo Aloe per cani e gatti su Riza

L'aloe della ricetta di padre Zago

NOTA importante: Prima di usare l'Aloe a scopo medicinale consultate il vostro medico. Non abbandonate mai eventuali altre cure che state seguendo, eventualmente integratela con la ricetta che segue, dopo averne parlato col vostro medico.

L'aloe è del tipo Arborescens. Padre Zago è convinto che il preparato a base di aloe curi una moltitudine di malattie, cancro incluso, il padre naturalmente si raccomanda di continuare sempre le cure tradizionali e usare il composto come aggiunta o nel caso la medicina tradizionale abbia tolto ogni speranza di guarigione. Non posso esserne certo, ma ho deciso di provare la sua ricetta preventiva e potrà controllare di persona se avrà effetto anche su altre piccole patologie secondarie. Il preparato è semplice, e potete trovare la ricetta sui libri e su numerosissimi siti web.

ATTENZIONE: alcuni siti Web (solitamente quelli che vendono prodotti commerciali a base di aloe) sconsigliano il composto fatto in casa e lo indicano come tossico, estremamente lassativo e comunque controindicato in diverse situazioni inclusa la gravidanza. Non usatelo senza informarvi meglio utilizzando fonti diverse da questo articolo.

Per la cura, padre Zago consiglia:

350 grammi di foglie di Aloe Arborescens (Esempi pratici: una foglia lunga 40cm pesa circa 20 grammi, la foglia più grossa che ho trovato in Italia in un cespuglio di Aloe Arborescens pluriennale era lunga 45cm e pesava circa 50 grammi)

500 grammi di miele (si raccomanda che sia naturale e qualcuno scarta il millefiori)

10 ml di grappa, (un cucchiaino, ma nel video sotto ne usano molta di più)

Se la pianta è all'esterno aspettare almeno una settimana dall'ultima volta che ha piovuto, prelevare le foglie di almeno 4 anni (circa 40cm di lunghezza) alla sera quando fa quasi buio (la luce annulla alcuni principi attivi, se non potete tagliarle al buio copritele in modo che il gel non veda la luce). Pulire la foglia con un panno, togliere le spine laterali, tagliarle a pezzi buccia inclusa, frullare prima l'Aloe poi aggiungere il resto (sempre possibilmente al buio o con meno luce possibile). Conservare il composto in barattoli scuri, tenerli in frigorifero e consumarli entro un mese.

Tra le diverse fonti che spiegano la ricetta, potete trovarla anche:
- Nel libro "Di cancro si può guarire" di Padre Zago
- Questo video Youtube: Aloe a RAI Linea Verde
- La trasmissione "Le Iene" ha mandato in onda un interessante servizio sull proprietà curative dell'Aloe.

Riepilogo degli accorgimenti sulle foglie di Aloe indicati da Padre Zago:
- usare foglie di una pianta adulta (dopo che ha fatto il primo fiore a 3-4 annni)
- prelevarle con un taglio netto al collare della base di prima mattina meglio in penombra
- raccoglierle dopo almeno una settimana dall'ultima pioggia
- lavorarle possibilmente al buio
- pulirle dalla polvere
- eliminare la parte inferiore (sino al bianco), quella superiore e le spine laterali

Per evitare le alte temperature (anche 70 gradi della lama del frullatore) si potrebbe anche usare un passa-pomodoro manuale per frullare le foglie.

Si può sostituire la grappa con il succo di mezzo limone, e il miele con frullato di frutta (per i diabetici è consigliato di usare banane non troppo mature che contengono pochissimo zucchero).

Per la cura il composto può essere conservato in diversi barattoli piccoli, o uno grosso e va consumato tutto di seguito 2 cucchiai per 3 volte al giorno (o 3 cucchiai 2 volte al giorno), poi una pausa di una settimana e poi ricominciare sino a quando il male non è scomparso.

Come prevenzione alle malattie, si assume un cucchiaio da tavola a digiuno, 30 minuti prima del pranzo e prima della cena per 10 giorni (circa un terzo di composto rispetto alla cura originale)

Fonti
Quando non frutto dell'esperienza diretta e se non indicato diversamente, queste sono le principali fonti dlle informazioni in questo articolo:
Institute for Aloe studies
The internationl Aloe Science council lista articoli (in inglese)

Come sono arrivato all'aloe (si può tralasciare)

Da tempo coltivo e studio piante aromatiche, in particolare mi sono dedicato a quelle perenni che crescono nel nostro territorio. Cercando sempre nuove informazioni, mi sono imbattuto nell'aloe. Ho trovato interessante sia l'uso esterno del gel, che l'uso interno. Per quest'ultimo, il libro che chiarisce meglio come si prepara e si consuma è quello che descrive la ricetta di Aloe di Padre Romano Zago. Non restava che provare, ma dove trovare l'aloe necessaria? e come distinguere le varie specie? e ancora, come evitare di confonderle con l'agave che sembra simile? Le informazioni in Internet erano confuse e spesso discordanti, sui libri invece non c'era quello che mi serviva. É iniziato un lungo controllo di informazioni, che riassumo in questo articolo perché sono certo che altri percorreranno la mia stessa strada, e cercheró di farvi risparmiare del tempo.