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Trieste è una città dal fascino unico, sospesa tra l'Adriatico e la Mitteleuropa, crocevia di culture e teatro di eventi storici che hanno lasciato segni profondi nel suo carattere.
Dai fasti dell'Impero Romano al dinamismo della Trieste asburgica, fino alle tensioni della Guerra Fredda, ogni angolo della città racconta una storia. In questa cronologia ripercorriamo assieme i momenti chiave che hanno modellato il destino di Trieste, una città contesa, amata e segnata dalle grandi vicende del passato.
Scoprire la storia di Trieste significa viaggiare nel tempo, attraverso le sue piazze, i suoi porti e i suoi confini mai del tutto definiti.
Indice di questa pagina:
Alcune curiosità particolari su come eventi storici hanno influenzato Trieste
I fatti storici salienti che riguardano la
regione Venezia Giulia e la città di Trieste
Nella pagina precedente: Italo Svevo, Umberto Saba, Scipio Slataper, Giani Stuparich e Fulvio Tomizza
Curiosità particolari, su come eventi storici hanno influenzato Trieste
Questi fatti mostrano come Trieste sia stata plasmata da eventi e influenze molto diverse, rendendola una città con un’identità complessa e affascinante.
1719: Porto Franco: Quando l'Imperatore Carlo VI dichiarò Trieste porto franco, la città si trasformò in un crocevia commerciale cosmopolita. Questo attirò mercanti da tutto il Mediterraneo e dall'Europa, e Trieste divenne una città multietnica con comunità di greci, serbi, ebrei, sloveni e croati che contribuivano alla sua crescita culturale ed economica.
1904-1920: L'influenza di James Joyce: In questi anni il celebre scrittore irlandese James Joyce visse a Trieste. La città influenzò profondamente il suo lavoro, tanto che alcune scene del suo capolavoro Ulisse riflettono la complessità culturale e linguistica di Trieste. Joyce insegnava inglese per vivere e frequentava intellettuali come Italo Svevo, un legame che segnò entrambi gli autori.
1945-1954 La Questione di Trieste: Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Trieste divenne un simbolo della Guerra Fredda. La città era divisa tra amministrazione anglo-americana e jugoslava, un'eco della competizione tra blocchi occidentale e comunista. Questa divisione ha creato forti tensioni sociali e identitarie, facendo di Trieste una sorta di "Berlino in miniatura".
L'influenza viennese sull'architettura: Durante il dominio asburgico, Trieste divenne una delle città più importanti dell'impero e il suo aspetto architettonico ne è ancora testimone. La città è spesso paragonata a Vienna per i suoi palazzi in stile neoclassico e liberty, che simboleggiavano il prestigio economico e culturale della Trieste imperiale.
Il legame con la scienza: Negli anni '60, Trieste fu scelta per ospitare importanti istituzioni scientifiche internazionali, tra cui il Centro Internazionale di Fisica Teorica fondato dal Nobel Abdus Salam. Questo legame con la scienza è un'eredità della vocazione internazionale della città, che continua a essere un ponte tra oriente e occidente, anche in ambito accademico.
Il ruolo del caffè: Trieste ha una tradizione antichissima legata al caffè, grazie alla sua posizione strategica come porto commerciale. Il caffè Illy è stato fondato qui, e i caffè storici della città, come il Caffè San Marco, non erano solo luoghi di incontro, ma anche centri di fermento intellettuale, dove scrittori, artisti e politici si incontravano per discutere idee rivoluzionarie.
La strana eredità del Faro della Vittoria: Il monumentale Faro della Vittoria, costruito dopo la Prima guerra mondiale per celebrare la vittoria italiana, ha un doppio significato. Mentre simboleggia la conquista italiana di Trieste, per la comunità slovena è un ricordo della perdita dell'autonomia e dell'annessione forzata. Questo monumento riflette le contraddizioni storiche e identitarie della città.
Trieste e la Venezia Giulia, sino al 1900
- 178ac I romani conquistano Trieste strappandola agli histri, alleati dei cartaginesi
- 100ac Gli japodes (popolo che viveva nell'entroterra dell'Istria) cacciano i romani sino ad Aquileia
- 33ac Ottaviano sconfigge gli japodes
Tergeste (10.000 abitanti) e l'Istria fanno parte della "Decima Regio Venetiae et Histriae"
Con capitale Aquileia (100.000 abitanti). La regione è chiamata Julia dal nome della famiglia di Ottaviano degli Julii.
- 375 Trieste è conquistata dai goti
- 579 L'Italia è divisa tra Longobardi e Bizantini.
Trieste e l'Istria sono sotto il controllo dell'imperatore bizantino Giustiniano
- 804 Con il "Placito del Risano" Trieste e l'Istria rivendicano la propria libertà
- 1202 Venezia conquista la città
- 1380 Dopo la "Guerra di Chioggia" tra la repubblica di
Venezia e quella di Genova, Trieste torna libera
- 1382 La minaccia della repubblica di Venezia è
forte: Trieste chiede e ottiene l'annessione all'Austria
- XVI secolo Trieste per un breve periodo è
conquistata dagli spagnoli
- 1719 L'Austria concede il Porto franco a Trieste
- 1797 Prima occupazione francese, l'Austria ritorna
subito dopo
- 1805-1806 Seconda occupazione francese
- 1809-1813 Ultima occupazione francese, alla fine Trieste
ritorna definitivamente l'Austria
Trieste la Venezia Giulia, dal 1900 a oggi
- Novembre 1918 L'Impero Austro-Ungarico crolla e dopo 528
anni di annessione all'Austria, Trieste fa parte per la prima volta
dello stato italiano
- 1924 L'Italia si allarga e include anche territori
Bosniaci
- 1930 Adolf Hitler afferma: Trieste dovrà essere
annessa alla Germania, in modo pacifico o altrimenti
- 23 Dicembre 1939 Ciano scrive sul suo diario: Se domani
chiedessero Trieste nello spazio vitale germanico, bisognerebbe
piegare le testa
- 8 Settembre 1943 L'Italia si arrende firmando l'armistizio
- Pomeriggio del 14 Settembre 1943 Dopo 25 anni, l'Italia perde Trieste
I tedeschi del XVI corpo d'armata guidati dal generale Wittholf
iniziano l'operazione "Wolkenbruch" nella Venezia Giulia e occupano
Trieste. Convertono la risiera di San Sabba in campo di transito
per deportare i prigionieri in Polonia
- 4 Aprile 1943 I tedeschi installano un forno crematorio
nell'ex risiera di San Sabba
- 15 Ottobre 1943 Dopo la dichiarazione di guerra del 13
ottobre dell'Italia alla Germania, i Tedeschi instaurano
l'Adriatisches Küstenland (Supremo Commissariato per il
Litorale Adriatico). Comprende le provincie di Trieste, Gorizia,
Udine, Lubiana, Istria e del Carnaro, con a capo un Oberste
Kommissar (l'austriaco Friedrich Rainer). Contemporameamente le
provincie di Bolzano, Trento e Belluno formano il Voralpenland e
sono annesse al Reich
- 22 Ottobre 1943 Diventa Prefetto di Trieste Bruno
Coceani, e Podestà Cesare Pagnini
- 2 Aprile 1944 Primo bombardamento di Trieste. Gli
alleati bombardano il nodo stradale di Opicina (36 morti)
- 22 Giugno 1944 Esce del fumo dai camini del forno
crematorio dell'ex risiera di San Sabba
- Settembre 1944 Edvard Kardelj, vice-premier del governo
provvisorio di Josip Broz (detto Tito) afferma:
La nostra aspirazione è conquistare Trieste e Gorizia prima
degli Alleati
- 14 Aprile 1945 Inizia "Operazione Trieste"
La IV Armata Jugoslava (50.000 uomini) con l'appoggio della I, II e
III circonda Trieste invece di puntare su Lubiana. Partecipano
anche i partigiani del VII e del IX Korpus dell'esercito di
liberazione sloveno
A nord l'esercito passa dal Carso e Gorizia.
Dal centro passa per Fiume (invadendo Cherso, Lussino e la costa
istriana)
Da sud dalla costa dalmata
- 27 Aprile 1945 Gli alleati sono a 222km da Trieste, gli
slavi a 41km
- 30 Aprile 1945 Radio Londra annuncia che gli slavi hanno
occupato Trieste
- 1 Maggio 1945 Alle ore 09.30, entra a Trieste il IX
Korpus Sloveno, passando per Gorizia e Monfalcone
Palmiro Togliatti scrive sui giornali:
"Lavoratori triestini! Il vostro dovere è accogliere le
truppe di Tito come liberatrici e di collaborare con esse nel modo
più stretto"
- 2 Maggio 1945 Nel pomeriggio pochi soldati neozelandesi
di Freyberg entrano a Trieste. Gli altri sono bloccati dalla
distruzione da parte degli slavi dell'unico ponte sull'Isonzo
- 3 Maggio 1945 I tedeschi ancora asserragliati nel
castello di S.Giusto, nel palazzo di Giustizia e 2700 uomini a
villa Opicina, si arrendono ai neozelandesi
Gli Slavi emettono il primo ordine a Trieste:
Ordine Nr.1 del Comando Supremo della Slovenia
Coprifuoco per i civili dalle 20.00 alle 10.00.
Domani 4 Maggio all'01.00 gli orologi saranno spostati indietro di
un'ora
per uniformare il tempo con il resto della Jugoslavia.
Firmato Franc Stoka commissario politico
Josip Cerni Maggiore Generale comandante di città
- 5 Maggio 1945 Gli slavi occupano Pola
Manifestazione di protesta a Trieste. Gli slavi sparano sulla folla
uccidendo cinque persone
- 6 Maggio 1945 La X MAS si arrende in Dalmazia
- 7 Maggio 1945 La Germania firma la resa
incondizionata
- 8 Maggio 1945 L'esercito slavo entra a Zagabria
- 9 Maggio 1945 Il generale jugoslavo Dusan Kveder
annuncia dal balcone del Municipio che Trieste è annessa
definitivamente alla Jugoslavia
- 19 Maggio 1945 Il maresciallo Alexander garantisce il
mantenimento dei confini italiani per quanto riguarda Trieste e
Gorizia
Gli jugoslavi lasciano agli alleati la Carinzia austriaca e trovano
il Governatore tedesco di Trieste Rainer
- 11 Maggio 1945 L'esercito slavo entra a Lubiana
- 20 Maggio 1945 Tornano a Trieste 250 uomini della
Brigata Triestina. Erano stati inviati a combattere in Slovenia con
la Brigata Natisone-Garibaldi
- 23 Maggio 1945 Trieste è annessa ufficialmente
alla Jugoslavia
I triestini devono munursi di una carta d'identità
jugoslava. Si annuncia l'espulsione degli italiani che sono
residenti a Trieste da dopo il 1918
- 27 Maggio 1945 A Lubiana Tito proclama che la Venezia
Giulia è e rimarrà jugoslava
- 9 Giugno 1945 A Belgrado, la Jugoslavia e gli Alleati
firmano un accordo
- 12 Giugno 1945 Dopo 43 giorni di occupazione Jugoslava,
con il trattato di pace nasce il TLT (Territorio Libero di Trieste)
diviso in due zone:
La Zona A (Trieste, Monfalcone, mezza Gorizia, Pola) sotto
controllo Anglo-Americano. La Zona B: Capodistria, Isola, Pirano,
Buie, Umago e Cittanova... controllate dagli jugoslavi
Gli altri territori della Venezia Giulia sono assegnati
definitivamente alla Jugoslavia
- 3 Agosto 1945 Rapporto del 13° corpo
angli-americano. Dopo l'occupazione slava risultano:
A Trieste: Dispersi 1.500, Arrestati: 17.000
Dei quali: 8.000 rilasciati, 6.000 internati, 3.000 uccisi.
A Gorizia: Dispersi 1.000/1.500, Arrestati 3.000/4.000
Dei quali: 1.500/2.000 rilasciati
Pola: Dispersi 500/600
Monfalcone: Dispersi 150
- 19 Agosto 1945 I francobolli in uso a Trieste sono
sovrastampati con la sigla AMG FTT -Allied Military Government -
Free Territory of Trieste
- 28 Agosto 1945 Si recuperano 250kg di resti umani dalla
foiba di Basovizza
- 2 Maggio 1946 Alla riunione delle potenze vincitrici a
Parigi, l'Unione Sovietica vuole il confine Jugoslavo sino
all'Isonzo, incluse Trieste e Gorizia. L'Italia chede il ripristino
dei confini del 1939, inclusa Fiume
- 10 Febbaio 1946
- Agenti della polzia civile sparano
contro una manifestazione filo-jugoslava, 2 morti e 20 feriti.
- 1947 Secondo il Centro studi Adriatico
994 salme esumate dalle foibe
326 accertate ma non recuperate
5.643 presunte vittime
3.174 deportati e uccisi nei campi di concentramento
37 foibe con vittime non sono state ispezionate a causa della
bauxite
16.500 in totale le vittime presunte tra Trieste, Gorizia,
Istria
- 10 Febbraio 1947 L'Italia firma il Trattato di Pace
- 20 Marzo 1947 Il Generale inglese Sir Terence Airey,
diventa il comandante del governo militare alleato a Trieste
- 2 Agosto 1947 L'Italia ratifica il trattato di pace, si
assegna solo Gorizia e Monfalcone all'Italia e si prevede la
nascita di uno stato-cuscinetto chiamato territorio Libero di
Trieste
- 12 Settembre 1947 Truppe italiane entrano a Gorizia e
truppe jugoslave entrano a Pola
- 1948 28.000 abitanti di Pola (su 32.000) hanno dovuto
lasciare la loro città
- 12 Giugno 1949 Per la prima volta si vota. 176.000 triestini (86% degli aventi diritto) vanno alla urne:
65.944 Democrazia cristiana
35.568 PC del TLT
11.514 Fronte indipendentista
10.761 PS della Venezia Giulia
10.222 MSI
9.107 PRI
8.273 Blocco italiano
4.826 Blocco triestino
3.971 Fronte popolare italo-sloveno
3.109 PLI
3.017 Lega democratica slovena
2.298 Trieste libera
- 14 Marzo 1951 Il simpatizzante slavo, generale inglese
Sir Thomas Winterton, sostituisce come comandante miltare alleato
il Generale Terence Airey
- 9 Maggio 1952 Italia ottiene il diritto di nominare un
"consigliere politico" italiano presso Governo alleato della zona
"A". La carica è ricoperta dal triestino Diego De Castro
Prima dell'accordo, il consiglio era formato da:
15 inglesi, 13 americani e 5 italiani dopo l'accordo:
6 inglesi, 5 americani e 21 italiani
- 11 Dicembre 1952 Il senatore USA Jhon Kennedy arriva a
Trieste e dichiara: "di sollecitare, nel limite delle mie
possibilità, una più rapida soluzione del problema
del Territorio Lbero di Trieste"
- 11 Ottobre 1953 A Skoplje, Tito minaccia:
"La Jugoslavia terrà gli occhi bene aperti su ogni mossa
e su ogni movimento italiano. Nel momento in cui gli italiani
entreranno nella Zona A del Territorio Libero, anche la Jugoslavia
vi entrerà"
- 5 Novembre 1953 Per la festa nazionale italiana, il
municipio cerca di esporre il tricolore come aveva fatto l'anno
precedente. Gli inglesi negano il permesso. Durante le proteste la
polizia, al comando di ufficiali inglesi, spara uccidendo 2
manifestanti
- 6 Novembre 1953 Le proteste della popolazione aumentano.
Gli americani rimangono in caserma mentre gli inglesi escono in
assetto di guerra
Gli inglesi ordinano ancora alla polizia di sparare, uccidono altri
4 triestini
Gli Americani affermano che la polizia civile triestina ha sparato
sotto ordini britannici. Il Generale Thomas Winterton è
definito dalla stampa americana come "tipico ufficiale coloniale
britannico"
- Ottobre 1954 Sui giornali appare la notizia che a Londra
è stato firmato l'accordo per il ritorno di Trieste
all'Italia
- 20 Ottobre 1954 Gli italiani entrano a Trieste con
quattro autocolonne militari e quattro navi da guerra, mentre 24
aerei dell'Aerobrigata di Treviso volano sulla città. Il
Generale De Renzi arriva a Trieste con i bersaglieri
- 26 Ottobre 1954 Gli alleati si ritirano da Trieste. Il
territorio è lasciato in gestione all'Italia
A causa della pioggia, l'inglese Thomas Winterton non può
salutare gli italiani e per paura di bagnarsi deve fuggire di
nascosto su una nave inglese
Il Capo di Stato Maggiore americano del TRUST (Trieste United
States Troops) afferma: "Gli americani non hanno paura della
pioggia" e salutano festosamente la città
- 4 Agosto 1972 Quattro serbatoi dell'oleodotto
Trieste-Vienna sono fatti saltare dai terroristi di "settembre
nero"
- 10 Novembre 1975 L'Italia firma il Trattato di Osimo (in
provincia di Ancona)
Si cancella il Territorio Libero di Trieste, e la città
ridiventa italiana, ma lo stato rinuncia alla ex "Zona B" della
Venezia Giulia
- 29 Aprile 1976 A Trieste, si condanna all'ergastolo
Joseph Oberhauser per gli eccidi nella Risiera di San Sabba durante
l'occupazione tedesca. La Germania nega l'estradizione
- 17 Dicembre 1976 la Camera dei deputati ratifica il
trattato di Osimo
- 23 Dicembre 1990 Con un plebiscito (88,5% favorevoli),
lo stato Sloveno sancisce l'indipendenza dalla Jugoslavia,
mantenendo parte della Venezia Giulia nel suo territorio
- 19 Maggio 1991 Con un referendum (94,17% favorevoli, ma
la minoranza serba non ha voluto votare), lo stato Croato sancisce
l'indipendenza dalla Jugoslavia, mantenendo la maggior parte della
Venezia Giulia nel suo territorio
- 25 Giugno 1991 Gli stati Sloveno e Croato si dichiarano
stati sovrani ed indipendenti. La federazione Jugoslava dichiara
guerra
- 15 Gennaio 1992 L'Italia riconosce i due nuovi stati
Si prepara un "Memorandum" d'intesa per tutelare le comunità
italiane, firmato dalla Croazia ma non dalla Slovenia, che
però dichiara di volerne rispettare i contenuti
- 1 Maggio 2004 La Slovenia entra nell'Unione europea
Trovate altre cronologie di Trieste:
dal 3000ac al 1940 (pagine 139-142): Trieste città di frontiera (Demetra)
dal 1940 al 2002: appendice C del libro Infoibati di Guido Rumici (Mursia)
Fonti utili per la cronologia
preistoria: I millenni di Trieste di Dante Cannarella (Libreria Italo Svevo)
1941-1954: Trieste e il confine orientale tra guerra e dopoguerra - sei volumi divisi per date. Fabio Amodeo e Mario J. Cereghino (Editoriale FVG)
1900-1954: Trieste una storia per immagini, quattro volumi divisi per date (Biblioteca del Piccolo)
Pagina inserita per la prima volta nel febbraio 2000 e successivamente aggiornata.
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