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Raccolta di racconti
sulla necessità di scrivere

Tempesta e Passione (Sturm und Drang) indica la forza con cui non si riesce a dominare la propria anima, costringendola nel breve spazio della sola Ragione, la spinta che domina l'istinto, la necessità di "raccontare" agli altri, oltre che a se stessi, quello che si è capito, visto, sognato, previsto dell'Uomo e della sua complessità.
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Prefazione

Sturm und Drang: queste parole, evocatrici di un periodo storico e di una specifica età del pensiero, sembrerebbero poco adatte ad una raccolta di racconti. Solitamente "Tempesta e Passione" identificano il Romanticismo tedesco, quella svolta dello spirito, in cui si abbandona la lucida chiarezza dell'Illuminismo e le pure linee del Classicismo per avvolgersi nelle spire, passionali, contorte, emozionanti, del sentimento e dell'istinto.

I Musei Civici di Reggio Emilia sono l'esempio tipico di questo diverso approccio dell'Uomo verso il Mondo: la parte settecentesca, naturalistica, pur essendo i materiali esposti in vetrine deliziose bianche e oro, è scientificamente ordinata e non lascia spazio all'immaginazione. La parte archeologica, ottocentesca, sistemata in vetrine rigide e seriose, presenta un "romantico" disordine, che non fa conoscere i dati scientifici, ma che di certo colpisce la fantasia dei visitatori.

Eppure, forse non è proprio così. Non si deve cadere nella trappola in cui film sdolcinati e letteratura di bassa lega, che hanno contrabbandato come Romanticismo zucchero e color rosa, fanno cadere molti.

Tempesta e Passione vuol indicare la forza con cui non si riesce a dominare la propria anima, costringendola nel breve spazio della sola Ragione, la spinta che domina l'istinto, la necessità di "raccontare" agli altri, oltre che a se stessi, quello che si è capito, visto, sognato, previsto dell'Uomo e della sua complessità.

Non si esclude la scienza, la si ingloba in qualcosa di più forte e potente. Ecco la spiegazione del titolo e l'indicazione di quello che si scoprirà leggendo questa raccolta: necessità del raccontare, capacità di andare oltre le apparenze, inventando, o forse portando "in luce" quanto era "in nuce" di un incontro, di un evento, di un attimo, che altrimenti fugge e non lascia traccia di sé. Rendere immortale ciò che spesso viene considerato a stento, dare voce alle immagini, seguire una via che nessun altro percorre.

Nelle pagine di spiegazione, che seguono i racconti e ne spiegano l'origine, questo si trova, e cioè come spesso i personaggi a cui si crede di dare vita, si scelgano una strada propria, come se vivessero davvero a dispetto dell'autore. Si legge che non si poteva fare a meno di scrivere. Si capisce che "Tempesta e Passione" sono davvero il Motore Primo della Letteratura.

Giuliana Borghesani