Giordano Bruno in Inghilterra
Interpretazione e riforme
di Emiliano Ventura

a Stefania

Premessa

Giordano Bruno           

Giordano Bruno trascorre poco più di due anni in Inghilterra, dal 1582 al 1585.
In quel breve periodo scrive e stampa i sei dialoghi filosofici in volgare, che sono:

  • La cena delle ceneri
  • De la causa, principio et uno
  • De l'infinito universo, e mondi
  • Lo spaccio della bestia trionfante
  • La cabala del cavallo pegaseo
  • De gli eroici furori

I primi tre propongono hanno come tema la riforma scientifica proponendo la visione copernicana "eliocentrica", al posto della visione geocentrica tolemaica-aristotelica, postulando allo stesso tempo un universo infinito. Per il nolano ad una tale riforma della scienza e della fisica deve corrispondere una profonda riforma etico-morale dell'uomo stesso. Riforma necessaria anche alla religione che in piena epoca di "controriforma" insanguina di lotte i vari stati europei. Intento di chi scrive è mettere in risalto la complessità del pensiero di Bruno, partendo dall'immagine di "mago rinascimentale" dato dalla studiosa inglese Yates che non rende tutta la sua ricchezza e sfumature di pensiero.
Nella seconda parte si vuole dare risalto al pensiero speculativo e all'immaginazione che lo hanno portato a postulare un universo infinito, popolato da stelle e pianeti infiniti, tutto questo senza l'ausilio della tecnica che lo aiutasse a vedere.
La terza parte è centrata sulla riforma morale dell'uomo. Il rogo del 1600 ha definitivamente dissolto la capacità di conoscere attraverso l'immaginazione, subentrerà il razionalismo cartesiano che dominerà nel pensiero occidentale attraversando l'illuminismo e approdando fino a noi.

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