Batman e Grant Morrison

Mirco Delle Cese

Articolo inoltrato da Emiliano Ventura

Creato da Bill Finger e dal disegnatore Bob Kane, appare per la prima volta nel 1939 sulle pagine di Detective Comics il fumetto si presenta con un aspetto particolarmente sinistro; agisce quasi sempre di notte, è protagonista di storie cruente e non esita a far uso di colpi mortali, arti marziali e di armi da fuoco. Come molti supereroi dell’epoca è orfano a causa di un dramma personale, l’uccisione dei genitori, il medico di fama mondiale Thomas Wayne e la moglie Martha, freddati davanti ai suoi occhi per mano di un ladruncolo quando aveva appena 8 anni.

Il piccolo Bruce si costringe a sostenere addestramenti durissimi e a raggiungere un’elevatissima preparazione fisico-culturale in giro per il mondo che lo porteranno a combattere il crimine con ogni mezzo, anima e corpo. Soltanto un anno più tardi, nell’aprile del 1940, fa la sua prima apparizione il giovane Dick Grayson, un acrobata da circo, anch’egli orfano e vittima di un criminale, che da quel momento combatterà a lungo accanto a Batman con il nome di Robin il ragazzo meraviglia, è così che si compone il duo che conosciamo da sempre Batman e Robin.

Se nei primi numeri è presente una certa azione cruenta da questo punto le avventure si fanno meno violente; l’Uomo Pipistrello rinnega le armi da fuoco e la durezza iniziale, anche i disegni si fanno meno cupi proprio a testimoniare questo passaggio. L’uomo che di notte diviene Batman, nella vita di tutti i giorni è l’indolente, playboy e miliardario Bruce Wayne, Robin è il suo giovane pupillo Dick Grayson. Inutile sottolineare quanto la tematica del ‘doppio’ sia presente in questo supereroe e nel fumetto in genere.

Il dinamico duo ha come base operativa la Bat-caverna, un fornitissimo laboratorio tecnologico sito al di sotto di Villa Wayne nonché rifugio e nascondiglio della Bat-mobile, del Bat-plano, del Bat-cottero e altre mirabilia, volte a potenziare con la tecnica le capacità umane, è questo un aspetto prometeico comune a tanti eroi di carta.

Non si fa mancare nulla neanche una folta galleria di nemici in grado di rivaleggiare con quella, pure superba, di Superman. Joker: appassionato di scherzi, Pinguino: fissato con i pinguini, Dr. Freeze: algido amante di atmosfere ghiacciate, l'Enigmista: fissato con gli indovinelli, Ivy Poison: amante del regno vegetale, Ra's al Ghul: il suo delirio di onnipotenza arriva fino alla distruzione del mondo. Duefacce: fissato con il dualismo. Cat Woman (nemica/amica): splendida darkwoman dai tratti e dagli amori felini, Lo Spaventapasseri: non poteva che amare la sua capacità di spaventare.


Arriviamo a questo punto a quello che mi piace definire la ‘rivoluzione o l’era di Morrison’.

Grant Morrison (nato a Glasgow, il 31 gennaio 1960) è un autore famoso per la sua irriverenza narrativa e il suo sincretismo culturale, è unanimamente considerato come uno dei maggiori autori di fumetti del mondo. Innamorarsi di questo genio è semplicissimo, basta leggere quel capolavoro che è Arkham Asylum, forse la migliore graphic novel di Bats mai realizzata.

I fan di Morrison e del Cavaliere Oscuro non potevano immaginare che Batman sarebbe stato caratterizzato da una brillante lettura, in chiave post-moderna, di tutte le storie dell’Uomo Pipistrello. Ma con la sua capacità di uscire fuori dagli schemi e la sua energia Morrison stabilì che a tutto ciò che si era letto fino ad allora del variegato universo di uno dei più celebri super-eroi, bisognava imporre una logica e una perfetta coerenza narrativa.

Operazione quasi impossibile, dati i settanta anni di storie che nel tempo hanno avuto atmosfere diverse e opposte, se non contraddittorie, e perciò trovare una logica che funzionasse bene era compito arduo. Grant Morrison è riuscito nell’immane e quasi improbo progetto che si era imposto; ha saputo rinnovare e rimodernare sia il personaggio sia lo stile delle sue avventure.

L’operazione morrisoniana, tuttora in corso, introduce tre misteriosi emuli dell’Uomo Pipistrello che giocheranno un ruolo chiave nella vicenda, con situazioni piene di enigmi e di intrecci, non certo di facile risoluzione.

Altra felice intuizione è l’aver ripreso Damian, il figlio terribile di Bruce Wayne, concepito con la perfida Talia Al G’hul, figlia dell’acerrimo e pericoloso nemico Ras Al G’hul, che gli altri autori avevano sempre preferito tralasciare. Damian è stato cresciuto per diventare l'erede dell'impero costruito dal nonno, geneticamente perfetto venne istruito per raggiungere la perfezione fisica e mentale (una tematica tale è di stringente attualità, è infatti un tema molto dibattuto dalla bioetica che tenta di disciplinare la ricerca genetica). Con tali premesse il piccolo Damian è ossessionato dall'idea di provare costantemente a tutti il suo valore; quando Talia gli rivela il nome del padre e glielo lascia in custodia sbalordendo lo stesso Bruce Wayne.

Il ragazzo cercherà di dimostrare in tutti i modi le sue capacità, in uno dei tentativi di aiutare Batman nella lotta al crimine verrà rimproverato pesantemente dal padre per aver provocato volontariamente la morte di alcuni criminali. Deluso e arrabbiato il giovane Damian si scaglia contro Tim Drake (terzo e attuale Robin) poiché lo immagina essere una minaccia del suo ruolo.

Il gioco interrelazionale messo in atto dall’autore assume anche una sfumatura a mio modo essenziale, arriva a coinvolgere le difficili dinamiche padre/figlio, nonché il poco idilliaco rapporto tra Damian e Robin, sono descritti dall’autore con grande abilità.

A questo punto abbiamo lasciato da tempo la ‘storia’ dell’Uomo Pipistrello per entrare nella attualità dei nostri anni e, per concludere il nostro racconto riguardo alla straordinaria opera di ricollocazione del nostro Eroe da parte di Grant Morrison, non possiamo non menzionare le avventure imperdibili del ‘nostro’ Cavaliere Oscuro quali Batman R.I.P. e la conseguente avvincente Battaglia per il mantello, vinta ovviamente dall’unico degno erede possibile cioè […] .

È doveroso, a questo punto, lasciare al lettore il compito di vedere di persona quelle tavole, quel plot, quelle atmosfere direttamente di Batman e Figlio, Red Robin, Vita dopo la morte e Il ritorno di Bruce Wayne!