I romanzi di Björn Larsson

Raramente scrivo sulla biografia degli scrittori, limitandomi a qualche riga introduttiva. Preferisco parlare dei loro libri perché è attraverso i romanzi che imparo a conoscerli, come sono in realtà non è importante. A volte per meglio comprendere le loro opere è necessario esplorare l'epoca nella quale sono vissuti e quale cultura li ha formati, ma questo bisogno dovrebbe essere sentito solo dopo aver letto e in un certo senso "amato" i loro libri.
Cercherò di presentare anche Björn Larsson attraverso i suoi libri, ma scrivendo un libro che definire autobiografico sarebbe riduttivo, l'autore in questo caso ha un po' cambiato le carte in tavola e quando arriveremo a parlare di "Bisogno di libertà" dovremo per forza accennare anche alla sua persona.

Recensioni dei romanzi di Björn Larsson

Long John Silver     

La vera storia del pirata Long John Silver
(Long John Silver - Den äventyrliga och sannfärdiga berättelsen om mitt liv och leverne som lyckoriddare och mänsklighetens fiende - 1995)
Iperborea, 1998 trad. Katia De Marco

Ho scoperto Björn Larsson con questo libro, dietro suggerimento di un amico, e non mi ha deluso. Mi aspettavo una delle solite storie di pirati e invece ho trovato molto di più.
Long John Silver è il pirata che avevo già incontrato nel mitico romanzo di Robert Louis Stevenson "Isola del Tesoro", in questo libro lo ritroviamo intento a scrivere le sue memorie. Un romanzo da non perdere.

Celtico     

Il Cerchio Celtico
(Den keltiska ringen - 1992)
Iperborea, 2000 trad. Katia De Marco

Ho preso questo libro solo perché avevo letto il libro precedente e mi piaceva come scrive l'autore, altrimenti difficilmente mi sarei accostato a quello che sembrava essere l'ennesimo romanzo su un complotto dei celti. Non me ne sono pentito, ho trovato una trama serrata, ambientata in mare dove Ulf e Torben ci fanno viaggiare insieme a loro a bordo del Rustica all'inseguimento dell'organizzazione segreta chiamata Il Cerchio Celtico, che si dirama tra l'Irlanda, la Scozia, i Paesi Baschi e la Bretagna per liberare le popolazioni celtiche.

sogni incrociati     

Il porto dei sogni incrociati
(Drömmar vid havet- 1997)
Iperborea, 2001 trad. Katia De Marco

Ancora una storia dove il mare è protagonista. Attraverso gli incontri del capitano Marcel incontreremo diversi personaggi che in un modo o nell'altro lui influenzerà, tra tutti spicca Madame Le Grand che il capitano incontra in Bretagna. L'autore aveva sentito parlare di una donna che ospitava i marinai di passaggio nel suo paese, e li faceva firmare un registro, con questi pochi indizi ha costruito il suo personaggio che poi, (lo racconta nel libro voglia di libertà) è risultato assomigliare molto alla realtà.

occhio del male     

L'occhio del male
(Det onda ögat - 1999)
Iperborea 2002, trad. Laura Cangemi

Ambientazione completamente diversa dalle altre storie, ci troviamo in un cantiere sotterraneo a Parigi, dove si costruisce una nuova linea metropolitana. Rachid, fondamentalista islamico, è riuscito a farsi assumere tra gli operai per progettare un catastrofico attentato terrorista.
Si tratta di una storia particolare, è con questo romanzo che si capisce meglio la tecnica dell'autore, che grazie alla sua empatia riesce ad immedesimarsi così bene nei protagonisti delle sue storie (sia che siano pirati, nazionalisti celti o terroristi) da riuscire a comprendere e far comprendere al lettore, le loro motivazioni più estremiste.

libertà     

Bisogno di libertà
(Besoin de liberté - 2006)
Iperborea, 2007 trad. Daniela Crocco

La vita di Björn Larsson raccontata in: Bisogno di Libertà
Ecco un libro eccezionale, nel senso che è una eccezione a quello che scrive Björn Larsson. Lui stesso afferma di aver deciso di scrivere la narrativa in svedese, la sua lingua madre, ma questo libro lo ha poi scritto in francese.
È un libro che parla del bisogno di libertà, e lo fa ripercorrendo le tappe dalla sua vita riuscendo abilmente a evitare una sterile autobiografia, tanto da dare la parvenza di trovarsi tra le mani un romanzo.
Si può non essere d'accordo con le sue idee e con i suoi comportamenti, ma leggerlo aiuta a comprendere meglio l'autore, e indossando i suoi panni, abbiamo la possibilità di capire dall'interno le sue motivazioni. Se lo leggete dopo gli altri suoi libri, gusterete meglio i riferimenti a Long John Silver, Il Cerchio Celtico, Il porto dei sogni incrociati e L'occhio del male.

Nel libro Björn Larsson ci racconta di essere nato a Jönköping in Svezia, nel 1953. Insegna letteratura francese all'Università di Lund e vive attualmente in Danimarca dopo aver vissuto a lungo sulla sua barca (il Rustica) oppure cambiando continuamente indirizzo quando viveva a terra.
Oltre allo svedese, lingua che usa per i suoi romanzi, scrive e parla francese e inglese, aveva imparato lo spagnolo durante un soggiorno in Spagna, ma scrive che ora lo sta inquinando imparando l'italiano. Viene spesso nel nostro paese partecipando a diverse manifestazioni letterarie.

Avvertenza tratta dal libro: Bisogno di libertà
su autorizzazione della casa editrice Iperborea

Ho scritto questo libro direttamente in francese,
nonostante mi fossi ripromesso di non scrivere mai un
testo dalle pretese letterarie in una lingua che non
fosse la mia lingua materna. Anche se essere di nazionalità
svedese mi importa poco, sono però legato alla
mia lingua. Non che lo svedese sia particolarmente
bello o ricco – tutte le lingue, nonostante quel che a
volte si sostiene, si equivalgono in bellezza e ricchezza,
a patto di sfruttare le loro risorse – ma perché lo svedese
mi offre maggiori possibilità di raccontarmi e di
raccontare il mondo e gli altri. L'unico vantaggio di
scrivere in una lingua straniera – a meno di non essere
un genio come Conrad – è forse la necessità di essere
semplici, chiari e concreti. E poi dove prendersi delle
libertà rispetto alle proprie decisioni, se non in un
libro sulla libertà?

Altre pubblicazioni in italiano di Björn Larsson

saggezza     
 
otto personaggi

La saggezza del mare - Da Capo dell'Ira alla Fine Del Mondo
(Från vredens kap till jordens ände- 2001)
Iperborea 2003, trad. Katia De Marco

Il segreto di Inga
(Den sanna berättelsen om Inga Andersson - 2002)
Iperborea 2005, trad. Katia De Marco

Otto personaggi in cerca (con autore)
(Filologens dröm - 2008)
Iperborea 2009

     Inga

Tradurre Björn Larsson
di Livia Giunti

Nel 2006, fresca di studi traduttivi, ho tradotto dal francese il breve saggio di Björn Larsson Il romanzo d'avventura o il romanzo come avventura che è stata la mia prima traduzione pubblicata per la rivista Storie – all write; all'emozione per un simile "traguardo" si aggiungeva anche una predisposizione a rinvenire in quel breve scritto di un autore che allora per me era sconosciuto, il "segno" di un felice destino. Da documentarista oltre che traduttrice mi sembrava incredibilmente azzeccato potermi cimentare con uno scritto sulla passione del viaggiare e con un autore che come me da giovanissimo aveva pensato di procurarsi le mappe per intraprendere il viaggio al centro della terra! Per intraprendere invece il breve ma intenso viaggio traduttivo nel testo di Larsson mi ero procurata uno dei suoi romanzi, Il porto dei sogni incrociati, che a tutt'oggi rimane l'unico suo romanzo che ho letto e di cui conservo il ricordo del più puro ed elementare piacere per la lettura, la stessa sensazione che provavo da bambina nel leggere Verne, Twain, Fenimore Cooper... Poi la vita mi ha portato verso altre letture, ma rimane forte la voglia di leggerlo ancora.

È indubbio che il traduttore abbia un rapporto con il testo che è diverso da quello del lettore: anche nell'abbandonarsi a una prima lettura si pone problemi traduttivi e quindi non legge semplicemente ma già analizza. Il testo di Larsson è molto scorrevole e incisivo, è un articolo, un saggio letterario, un racconto, una biografia, un pamphlet... è stato interessante e piacevole tradurlo proprio per questa sua ricchezza di spunti. Inoltre è facile condividerne le idee libertarie, idee importanti che sottolineano la necessità umana della fantasia e della letteratura come immaginazione, e quindi come esercizio di libertà. In questo senso anche la traduzione, fondamentale per la mediazione e il dialogo tra culture, rappresenta una pratica di libertà per le civiltà, un aiuto alla comprensione reciproca. Invece spesso questa figura di "traghettatore" rimane nell'ombra, ruolo scontato in un mondo in cui è il prodotto a contare sopra ogni cosa e in cui si ignorano i processi e gli agenti che hanno reso possibili certi processi. Il destino del traduttore risulta quindi spesso infelice e contraddittorio, oscillante tra il non-riconosciuto (anche a livello economico...) e il fin-troppo-ovvio.

Livia Giunti è nata a Livorno, è dottoranda di ricerca in Storia e Critica del Cinema presso l'Università di Pisa, documentarista e traduttrice free-lance. Ha tradotto tra gli altri scritti di Laura Hird, Iain Bahlaj, Ron Butlin, Graham Domke, Rodge Glass, Gordon Legge e Coline Serrau.

Fonti

Riferimenti utili

Scheda Björn Larsson al sito Web Iperborea
Breve intervista al TG5 con Björn Larsson
Articolo del 1998 in inglese

Se siete interessati alla letteratura dei paesi scandinavi, leggete anche l'articolo sui romanzi di Arto Paasilinna