2. Scienza e Arte. Diversità e convergenze:
Estetica e Razionalità nel nuovo corso della storia

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Abstract: L'arte contemporanea riscopre, come ai tempi di Leonardo da Vinci, una ricerca innovativa sulla Realtà, oggigiorno immaginata nel quadro di un rinnovato rapporto speculare di intesa con gli avanzamenti della scienza. Il conseguente procedimento creativo di integrazione tra arte e scienza è sostanzialmente indirizzato verso il superamento delle logiche meccaniche della obsolescente società industriale, segnando progressivamente l'apertura di un nuovo corso nella storia culturale e sociale, appropriato allo sviluppo della futura economia del sapere.


Università di Genova,Autoassemblaggio

È noto come ogni epoca ed ogni cultura sia contraddistinta da una diversa estetica e cioè da un diversa affinità per la bellezza il gusto e il benessere. Infatti estetica etimologicamente deriva dal greco aisthetikos "sensitivo", e da "aisthanesthai" "percepire", e quindi indica quella "forma–mentis" che corrisponde alla opportunità di valorizzare una capacità storicamente-selettiva, che unendo ragione e emozioni, dà valore alle impressioni visive e percettive generate da un qualsiasi evento collocabile nel quadro di riferimento dello spazio e nel tempo. I concetti di tempo e di spazio sono di conseguenza talmente fondamentali nella cultura di qualsiasi epoca, che ogni loro modificazione altera totalmente i criteri di base su cui poggia la nostra visione del mondo. Di conseguenza, la cultura acquisita in ogni epoca da ogni etnia culturale, diviene determinante nel definire le linee generali dell'estetica che puntualmente caratterizzano sia i criteri di valutazione della razionalità scientifica che quelli della bellezza nell'arte. Pertanto, le concezioni relative al tempo ed allo spazio sono fondamentali per individuare lo sfondo immaginario nel quale ogni elemento di apprezzamento estetico viene valutato sia razionalmente che emotivamente.
Osserviamo infatti che nel periodo storico che ha contraddistinto la civiltà contadina, il passare del tempo era considerato "ciclico", proprio in seguito alla necessità di considerare un tempo per seminare e uno per raccogliere. L'arte, in quel periodo storico, non venne considerata come realtà autonoma creativa, ma come una manifestazione di abilità fondata sull'imitazione e contemplazione della natura, quale creazione divina associata a una ciclicità allegorica dello scorrere ripetitivo della vita e della morte. I fondamentali schemi espressivi nel Medioevo, simboleggiano infatti la caducità della vita nel suo divenire nelle varie stagioni in contrasto con la eternità della morte e della vita extraterrena.

Trionfo
Camposanto di Pisa, Trionfo della Morte da The Riddle of Tarot

Agli inizi del Rinascimento la concettualità relativa al tempo e allo spazio venne a modificarsi assieme agli sviluppi delle concezioni meccaniche che dettero vita all'artigianato. La necessità di una misurazione precisa degli ingranaggi delle macchine rese infatti necessaria una definizione puntuale della posizione degli oggetti nello spazio. Pertanto, in seguito al divenire di una concezione meccanica dello spazio-tempo, già Piero della Francesca (1415-1492) definì in modo puntuale la prospettiva nell'estetica pittorica nel suo libro intitolato "De Prospettiva Pingendi".(1) I fondamenti della geometria descrittiva, quale studio della rappresentazione oggettiva dello spazio tridimensionale, che sono alla base della tecnica pittorica del Rinascimento, furono perfezionati da Leonardo Da Vinci. La prospettiva geometrica delinea perciò il passaggio da una concezione ciclica del tempo a una nuova sua dimensione lineare che sarà la base di riferimento della Scienza meccanica durante tutto lo sviluppo dell'Epoca Industriale.

Piero Della Francesca, La flagellazione di Cristo

In seguito la Fisica Classica, approdò ad una concezione del Tempo nettamente separato dallo Spazio, nella quale la dimensione temporale fu ritenuta fondamentalmente soggettiva e pertanto convenzionalmente misurabile da un orologio, nel quadro di uno spazio esterno definibile nella sua dimensione oggettiva. Pertanto la struttura cartesiana dello spazio e del tempo, entrambi considerati come fattori indipendenti, si fondò su una netta e arbitraria distinzione tra oggetto e soggetto, andando oltre la concezione rinascimentale, che aveva mantenuto l'uomo al centro della capacità di integrazione cognitiva. Pertanto, la stabilizzazione della concettualità meccanica dette origine a quella separazione tra due culture, scientifica e artistica-umanistica che ha dominato l' era industriale.(2)
In particolare, durante lo sviluppo industriale, la fotografia ha potuto utilizzare meccanicamente quanto era emerso dall'espressione dell'ottica-proiettiva, basando il processo fotografico su una concezione dell' esistenza di raggi di luce provenienti da una qualsiasi sorgente luminosa, i quali vengono convogliati, attraverso una lente, su una lastra di impressione fotografia; cosi che il foto-stampaggio è stato inventato proprio sulla base dell'approssimazione generata dalla precedente visione prospettica della illuminazione della realtà. Agli inizi del secolo scorso l'immagine stampata era ormai perfezionata da tecniche di fissaggio delle pellicole da film e ciò ha certamente contribuito al verificarsi di un profondo cambiamento di stile pittorico del Cubismo, iniziato da Pablo Picasso (1907), con il famoso dipinto Les demoiselles d'Avignon (New York, Museum of Modern Art), che è stata opera decisiva per le future sorti del cambiamento della rappresentazione dello Spazio-Tempo nell'arte moderna.(3)

Picasso, Les demoiselles d'Avignon

Questo dipinto è considerato l'inizio del profondo cambiamento dell'arte figurativa proprio in quanto propone un netto superamento basato sulla estetica geometrica della prospettiva. Infatti, nel dipinto è visibile come lo spazio e il tempo siano scomposti in volumi bidimensionali distinti ma simultaneamente percepiti da postazioni diverse dei vari osservatori (4) La simultaneità della informazione ha costituito infatti il nodo concettuale che ha attraversato la scienza durante tutto il secolo XIX, frantumandone le diverse impostazioni in sezioni inconciliabili come lo sono state la Meccanica Relativistica (MR) e la Meccanica Quantistica (MQ) nella Fisica. (5)

Einstein
da Realtà e illusione oppure Realtà o illusione

Infatti, per la Meccanica Relativistica (MR), proposta da Albert Einstein come relatività speciale (1905), si accetta che solo la velocità della luce abbia un valore assoluto e costante. Di conseguenza, il tempo e lo spazio diventano relativi e reciprocamente modificabili proprio in quanto vengono a dipendere dal punto di vista dell'Osservatore. Pertanto, contemporaneamente al Cubismo anche la relatività nella scienza pone il problema del superamento della concezione della fisica classica, passando in tal modo dalla tradizionale concezione dello spazio e del tempo come due entità assolute indipendenti tra di loro, a un sistema dinamico continuo cronotopo quadri-vettoriale, in cui spazio e tempo possono cambiare geometrie e reciproche dimensioni. Cosicché, lo spazio euclideo si incurva e il tempo si contrae. Tale impostazione della MR conduce a svariati paradossi. Il più noto tra essi è il cosi detto paradosso dei gemelli, che probabilmente indusse Salvador Dalì a rappresentare la flessibilità relativistica del tempo nel dipinto Gli orologi molli

Salvador Dalì, Gli orologi molli (particolare)

La generalizzazione di Einstein del principio di relatività dell'osservazione, già a suo tempo delineato da Galileo Galilei, impedisce che esistano eventi simultanei, ciò in quanto ogni evento possibile rimane localizzabile in una strutturazione univoca del quadri-vettore definibile da tre dimensioni (D) dello Spazio ed una dimensione Temporale (3D.S + 1D.T)
La Meccanica Quantistica, anziché rivolgere la sua attenzione al mondo macroscopico come la Meccanica Relativistica , si trova a dover risolvere il fatto sperimentale delle particelle della luce (fotoni), così come anche le particelle del suono (fononi), ed anche gli elettroni, in quanto tutti dimostrano sperimentalmente di comportarsi contemporaneamente sia da onde sia da particelle. Il problema della simultaneità di comportamento, contrasta nettamente con la possibilità di localizzazione delle misurazioni. Infatti, come nel paradosso della Freccia di Zenone di Elea (circa 490 a.c.), se vogliamo misurare contemporaneamente velocità e posizione, dobbiamo prima fermare la freccia per precisarne la posizione e dopo dobbiamo osservarne la velocità senza modificarne il percorso. Pertanto, anche nel caso del dualismo tra la particella localizzabile e l'onda delocalizzata le quantità coniugate, pur essendo simultaneamente presenti, provocano l'indeterminazione della misura, cosi come fu stabilito come principio della MQ, da Werner Heisemberg (1927), proprio in quanto si ritenne necessario mantenere inalterata la struttura (3D.S + 1D.T ) dello spazio-tempo. Cosicché l'unica via della conoscenza nel microcosmo rimase essere quella probabilistica.
La conseguente frattura tra ragione e realtà fisica, con il Principio di Indeterminazione di Heisemberg tocca di fatto il problema dello statuto del realismo scientifico, apparentemente sensato, nel quale la realtà esterna viene considerata oggettiva, indipendentemente dall'esistenza del soggetto pensante. Una tale impostazione dette origine a conclusioni paradossali. Infatti, dato che per la MQ la realtà si può conoscere effettivamente solo al di là dell'indeterminazione, cioè solo quando diviene possibile misurarne la localizzazione nello spazio, Ervin Schrodinger, formulò un'ulteriore riflessione conosciuta come il paradosso del Gatto di Shroedinger.

Gatti
da Wikimedia

Il povero gatto, chiuso in un contenitore, se non osservato può risultare vivo e morto simultaneamente. Infatti, secondo l'interpretazione probabilistica della MQ, quando nessuno lo guarda, il gatto esiste in uno stato di sovrapposizione, dove ha la probabilità al 50% di essere sia vivo che morto. Quindi, nella MQ il gatto può simultaneamente esistere e non esistere, in una visione complementare, riconosciuta valida dalla MQ. Solo se viene osservato aprendo il contenitore è infatti possibile sapere se effettivamente risulta essere vivo oppure morto. "Un paradosso è un ragionamento apparentemente realistico, che partendo da premesse sensate, giunge ad una conclusione in contrasto con le premesse".
Quando ciò accade diviene necessario rivedere i criteri di base che abbiamo ritenuto essere non modificabili, e quindi per assumere un nuovo concetto di realtà. Pertanto, oggigiorno dobbiamo accettare di cambiare il paradigma cognitivo che rende dogmaticamente inalterata la struttura dello spazio-tempo. Infatti, i vari paradossi discussi nel quadro della scienza e delle rappresentazioni artistiche del '900, sono stati il segnale della necessità che la scienza e l'arte debbono ricomporsi entro un rinnovato criterio paradigmatico unitario, così come avvenne nel Rinascimento, nel quale si trovò una netta corrispondenza tra arte e scienza nell'unificare le basi cognitive ed estetiche, proprio in quanto l' uomo fu considerato al centro del processo conoscitivo. Di conseguenza, l'arte e la scienza contemporanee dovranno superare il riduzionismo meccanicista dettato sostanzialmente dal ritenere possibile di poter osservare oggettivamente il mondo esterno senza rendersi conto di farne parte integrante. Le rinnovate espressioni del sentire estetico nel nostro tempo hanno infatti condotto ad un netto ravvicinamento "interdisciplinare" ed a un esteso confronto tra arte e scienza. In primo luogo, l'evoluzione tecnologica dell'Information Communication Technology (ICT), ha permesso di riorganizzare le relazioni tra arte e scienza nel quadro delle simulazioni dell'immaginario scientifico, mediante la espressione delle moderne attività di Digit-art. Infatti, con il computer gli artisti dispongono di un'ampia gamma di software che hanno favorito l'emergere di nuove tecniche capaci di potenziare la creatività dell' artista, che con la Generative-art (7) diviene egli stesso l'inventore di algoritmi e di software decisamente importanti per attuare simulazioni scientifiche, le quali hanno reso possibile la visualizzazione computerizzata delle nano-tecnologie.(8)

Nanothechnology
Nanothechnology

In tal modo, la profondità della percezione visiva, mediata dallo sviluppo di tecnologie ottiche ad elevata risoluzione, ha recentemente permesso di produrre nano-strutture, che per mezzo delle nuove tecniche di immagine divengono la nuova realtà produttiva, aprendo una nuova sensibilità e una riflessione sul riduzionismo che separa la realtà oggettiva dalle idee con cui si visualizza e si manipola la nuova nano-realtà, nella membrana dello spazio-tempo nascosto.
Molte sono attualmente le contaminazioni interdisciplinari tra arte e scienza, tra esse si annoverano La Geometry-Art,(9) la Quantum Art(10) e, inoltre, la Bio–Art, la Eco-Art. Queste ultime sempre più spesso orientate a promuovere nuove conoscenze per la prevenzione del degrado ambientale e la sopravvivenza della biodiversità.

Art and Biotechnology

Infine, facendo seguito al contemporaneo ravvicinamento tra scienza e arte, il Gruppo di Ricerca Open Network for New Science ed Art (ONNS&A) promosso da EGOCREANET (www.egocreanet.it), ha ritenuto importante poter avanzare in una nuova dimensione "transdisciplinare" tra Scienza e Arte(11), orientata a favorire ulteriori opportunità di riattualizzare un'ampia riflessione sulle relazioni, che correlano l'epistemologia scientifica all'estetica, continuando il corso della storia dei rapporti sociali ed economici delle varie epoche, nelle quali si sono succeduti i mutamenti paradigmatici delle relazioni tra spazio e tempo.(12)
Questo articolo vuol pertanto essere una breve traccia di un progetto di studio internazionale, finalizzato a assumere una maggiore consapevolezza della necessità contemporanea di attuare un deciso superamento del riduzionismo delle logiche meccaniche, che sono state proprie dell'ormai obsolescente società industriale, in modo da poter individuare e condividere le strategie cognitive necessarie per evitare le dipendenze concettuali ed i condizionamenti estetici, storicamente consolidati nella scienza e nell'arte, con il fine di approdare a nuovo corso nella storia culturale e sociale, fondamentalmente appropriato allo sviluppo della emergente economia del sapere.

Sui diversi temi affrontati in questo articolo si può fare riferimento alle seguenti indicazioni sitografiche    libri
  1. Prospettiva in Piero della Francesca
  2. Il Tempo del cervello: Eduscuola; Psicoterapia
  3. Tempo Bidimensionale: Eduscuola; Noemalab
  4. Confronti
  5. Mondi Simultanei
  6. Ricasso
  7. Generative art
  8. Nano_tech._art: NanoArt; Nanowerk
  9. Geometry-art
  10. Quantum-Art
  11. Transdisciplinary arts
  12. Arte e Scienza

Arte

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