La nascita della lingua italiana

In queste pagine, riportiamo in ordine cronologico alcuni documenti anteriori al 1200, che testimoniano l'abbandono del latino, per lasciare spazio all'utilizzo della lingua volgare anche negli scritti.
Cliccando sul titolo dei documenti citati, apparirà il testo nel riquadro sottostante.
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813: Il concilio di Tours
Testo originale     Traduzione
Il primo documento, dove troviamo la testimonanianza che la classe "colta" aveva deciso di concedere qualche deroga all'uso del latino, si trova nel rapporto del concilio di Tours.
Una disposizione, stabilisce che i vescovi devono farsi capire dai preti, anche traducendo in volgare le omelie.

842: Giuramento di Strasburgo.
Discorso in lingua romanza     Discorso in lingua teudisca     Traduzione.
"Historiarum libri quattuor" completo con la Traduzione

Il resoconto "Historiarum libri quattuor", di Nitardo, è scritto in latino, ma riporta per la prima volta dei discorsi in lingue volgari neo latine. Non troviamo la lingua che diventerà l'italiano, ma le antenate del tedesco (lingua teudisca) e del francese (lingua romanza). I figli di Carlo Magno, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico, si alleano contro il terzo fratello Lotario e prestano giuramento, ciascuno nella lingua volgare dell'altro.

842: Indovinello veronese
Testo originale     Traduzione

Dello stesso anno del giuramento di Strasburgo, un indovinello, scritto in un misto di latino e volgare.
Si riferisce alle dita della mano (i buoi) appoggiate sulla pergamena (il campo bianco) che impugnano una penna d'oca (l'aratro bianco) e scrivono in nero (i solchi neri).
L'indovinello veronese è conservato nella biblioteca capitolare di Verona. Marriori informazioni nel sito Web: Verona alternativa

960 - 963: Placiti cassinesi
Testi originali

Questi documenti sono stati scritti per un uso pratico del volgare. Riportano alcune testimonianze verbali.
Foto del placito cassinese del 960, conservato nel Museo dell'Abbazia di Montecassino

1070: Confessione di Norcia
Testo originale

La confessione di Norcia (Umbria) in volgare, fu trovata scritta in un codice nell'abbazia di San Eutizio.

XI Secolo: Iscrizione di San Clemente
Testo originale sull'affresco

Questa scritta è considerata importante perché è il primo scritto in volgare, che non serve per la stesura di documenti ufficiali. L'iscrizione si trova su un affresco nella chiesa inferiore di San Clemente a Roma.

1080-1130 Carte pisane
Parte dei testi originali

Alcune carte pisane, testimoniano che anche in Toscana si inizia ad usare nel testo latino delle parole e regole grammaticali della lingua volgare.

1150-1180 Ritmo laurenziano: "Salv'a lo vescovo senato"
Testo originale

Una cantilena in ottonari, scritta da un giullare toscano per avere in premio un cavallo dal Vescovo di Pisa, forse per questo motivo ne canta le lodi, insieme al Vescovo di Osimo.

XII secolo Ritmo cassinese
Testo originale

A titolo di esempio, riportiamo un bel ritmo, conservato nella Biblioteca dell'abbazia di Montecassino