Recensioni e commenti di libri

a cura di Giuliana Borghesani

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M. Grazia Siliato - Masada

Anno: 2008
Pagine: 391
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Il racconto dell'ultima notte dei difensori della roccaforte di Masnada, prima che i Romani la invadessero e prima del suicidio collettivo si intreccia con il racconto che di quei lontani tempi viene fatto ad una studiosa svizzera da un Ebreo e da un suo amico a Gerusalemme. Come molti romanzi di questi tempi trova il suo maggior interesse nell'analizzare in forma critica, e per critica intendo davvero in senso negativo, tutto quanto concerne la figura di Cristo e dintorni. La cosa che mi ha lasciato perplessa è che l'Autrice è archeologa, che fa parte della commissione che studia la Sindone, di cui, per altro, riconosce l'autenticità scientificamente parlando. Poi, però, contesta la figura storica di Pilato, stabilisce che il fatto che sui Rotoli di Qumram ci siano delle norme religiose simile a quelle che si Trovano nei Vangeli, con qualche imprecisione di citazione, metta in discussione il valore stesso di libri sacri. Ma tutto ciò può non interessare se si legge solo per il romanzo. Resta da dire che non si capisce la figura della protagonista femminile, una semplice ascoltatrice di storie altrui....

   

Fabrizio Valenza - Geshwa Olers e il viaggio nel Masso Verde

Editore L'Età dell'Acquario

Ho letto un libro fantasy! Che c'è di strano?, direte voi. Strano è il fatto che di solito non è un genere che mi piaccia. Ma mi hanno chiesto di presentare libro e autore, quindi l'ho letto. Mi è piaciuto, fa parte di un nuovo genere, che si chiama med fantasy, cioè fantasia che utilizza le leggende mediterranee, non più e non solo quelle celtiche. Inoltre non propaga idee New Age, ma l'autore. sostiene che ha un'ispirazione cristiana. Onestamente non l'ho sentita molto, ma si tratta del primo di sette libri, quindi bisogna aspettare che l'idea si sviluppi. Non male, provare per credere.

   

Simonetta Cerrini - La rivoluzione dei templari. Una storia perduta del dodicesimo secolo

Pagine 238
Anno 2008
Mondadori

Finalmente! Non si tratta di un romanzo, per fortuna. Dopo tutte le chiacchiere che si sono fatte sui Templari, dopo tutte le invenzioni tra le più astruse, non ci stava più un nuovo romanzo fanta – religioso. Ecco finalmente un libro (si tratta di una tesi di dottorato, riveduta in seguito) che ci racconta, sulla base di documenti storici poco noti, se non addirittura scoperte da poco, la verità sull'innovazione culturale, sull'intelligente scelta politica di quegli uomini in tempi così lontani. Se vi pace la Storia è un’ottima lettura.

   

Gabriel García Márquez - Cent'anni di solitudine

Pagine 404
Anno 1967
Mondadori

Mai titolo fu più azzeccato. Mi hanno regalato il libro dicendo che assolutamente dovevo leggerlo, dovevo apprezzarlo. Avevo avanzato il fatto che non amo i sudamericani ma mi hanno risposto che questo era tutta un'altra cosa... avevo ragione io, almeno per quanto mi riguarda. Sono verbosi, lunghi, lenti... indubbiamente ci sono spunti curiosi, profondità, bene abbia vinto il Nobel. Non l'avrei votato, però. La storia di intrighi familiari, a volte incomprensibili, no, non fa per me e per leggerlo ci vuole pazienza. Ne ho poca.

   

Janne Teller - L'isola di Odino

Pagine 528
Anno 2001
Editore Iperborea

Quando mi hanno detto che mi prestavano questo libro, una specie di favola moderna, con rimandi all'antico, mi sono compiaciuta. Il titolo mi ispirava, amo l'epica, adoro i testi classici, è il mio pane la mitologia insieme con la storia, quella antica, per cui mi sono accinta di buon animo alla lettura. È stato il secondo libro in vita mia che non sono stata capace di leggere. L'ho sfogliato, troppo ghiaccio, troppa neve, troppo freddo, e di favole poco o niente, se non consideriamo Odino, dio nordico, rappresentato come un vecchietto, che alcuni scambiano per Babbo Natale, che ha perso la memoria. No, non piace che i mti vengano bistrattati e poi non amo il freddo.

   

Umberto Eco - Dall'albero al labirinto

Pagine 575
Anno 2007
Bompiani

Devo onestamente ammettere che credevo si trattasse di altro. Pensavo che trattasse della simbologia legata al labirinto, elemento architettonico e spirituale che amo moltissimo, invece si tratta di un'analisi oltremodo approfondita e colta sul concetto di conoscenza e enciclopedismo, in una certa forma. Un trattato di semiologia, che prevede una predisposizione filosofica, che procede dall'antichità, con maggior riguardo ai pensatori medievali, fino ai giorni nostri. Interessante, molto, ma certo non un libro da leggere sotto l'ombrellone o per svago.

   

P. Pacioni - Essemmesse

Effedue edizioni

Un giallo, svelto svelto, poche pagine, e forse questa è la critica maggiore, si corre in breve dall'inizio alla fine. La storia è interessante e curiosa, analizza i personaggi sospettati e giunge logicamente alla scoperta del colpevole, però si resta con la voglia di leggerne ancora, di più. Auguriamoci che l'A. riprenda lo spunto e lo rielabori con più ampio respiro. Se lo meriterebbe.

   

AA.VV. - Esagerato rosso

Effedue edizioni

Si potrebbe dire che si tratta di un nuovo e più piacevole modo di fare pubblicità. Infatti schede su alcuni vini pregevoli, relativi ad alcune regioni italiane, sono il completamento di questa raccolta di pochi racconti gialli. Perché il vino? Perché il suo colore rosso è assimilabile al sangue, al delitto, e il vino si mescola al racconto, profumandolo, colorandolo, qualcosa di così familiare, come, purtroppo, familiare può essere anche il delitto.

   

Valerio M. Manfredi - L'armata perduta

Pagine 413
Anno 2007
Mondadori

Ormai si sa che tutto quello che l'A. scrive mi piace a prescindere (in realtà non è del tutto vero, ma quasi), così anche questo libro mi ha tenuta avvinta alle sue pagine dalla prima all'ultima. Sarà che sa scrivere, sarà che ci mette dentro storie forti, sarà, e non è cosa da poco, che si rifà a qualcosa di particolarmente importante. Si tratta dell'Anabasi di Senofonte, anzi, per dirla come scrive di Xenophon di Atene, fuoriuscito, che racconta la guerra dei Diecimila mantelli rossi, gli Spartani, i discendenti dei formidabili guerrieri che alle Termopili hanno fermato il più temibile esercito dell'antichità, quello persiano. Ora sono al soldo di Ciro contro il fratello Artaserse e portano il loro valore fino al cuore della Persia. Inutile continuare il racconto, fatto in prima persona da una donna, invenzione dell'A., resta solo da dire che il grido "Thalassa, thalassa" (il mare) entrato nel cuore di chi ha studiato al Liceo il testi antico risuona ancora nel romanzo e fa tremare il cuore.

   

Geraldine Brooks - I custodi del libro

Pagine 416
Anno 2008
Neri Pozza

Bello, veramente un bel libro, che si può leggere in molti modi. La storia si potrebbe dire che non è niente di che: si tratta di un libro di preghiere ebraico, che solitamente dovrebbe essere senza immagini, ma che invece è illustrato come un Libro d'Ore cristiano. È un libro del 1500, e si trova a Sarajevo proprio quando c'è la guerra. Viene messo al sicuro dal suo custode mussulmano e restaurato ed investigato da una cristiana. Basterebbe questo a far capire come le varie culture e le varie religioni invece di combattersi potrebbero convivere. Ma il bello è che inframmezzate alla storia dello studio e del restauro si intersecano le varie storie che hanno preceduto la vita di questo libro, dal Portogallo alla Spagna, a Venezia, giù giù fino alla Bosnia, attraverso avventure avvincenti ed impreviste. Davvero bello.

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