I libri di
di Alfredo Donatucci

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L'autore ci invia:

Residenza e domicilio
storia di un conflitto durato 19 mesi
Alfredo Donatucci
Edizioni Associate
Prefazione dell'editore: professor Giorgio Cortellessa

    Residenza e dmicilio

Che la burocrazia sia "un gigantesco meccanismo azionato da pigmei", ce lo ha fatto notare Honoré de Balzac tempo addietro.
Che il cittadino venga stritolato dal pigmeo di turno è persino banale dirlo. Se però la fantasia burocratica si associa alle acrobazie della politica ne vengono fuori capolavori di surrealtà. Come nel caso emblematico raccontato in Residenza e domicilio. Capita che, per una strana coincidenza, con l'avvicinarsi delle elezioni amministrative in un piccolo comune del Lazio, d'arbitrio l'amministrazione decida di togliere la residenza a un gruppo di suoi figli (per l'esattezza 130). C'è il cittadino che subisce e patisce, c'è quello che allibisce ma poi reagisce. Protesta, s'indigna, e non solo. Studia, si documenta, passa al contrattacco, armato di sapere acquisito via via sul campo. L'autore, Alfredo Donatucci, sarà perché è un maratoneta e ha sviluppato resistenza alla fatica, alle salite più impervie come alle prove più incredibili, ha tramutato il suo "incidente" burocratico in una battaglia civile.
Residenza e domicilio è la testimonianza di questo conflitto durato 19 mesi e vinto. Un libro anomalo, perché composto da documenti burocratici, istanze, accertamenti, note comunali, note prefettizie, memorie, allegati, testi protocollati, che scandiscono tale battaglia. Ci vuole tempra per uscirne non solo indenni ma vincitori dalla lotta impari: la macchina burocratica punta sull'ignoranza normativa del comune cittadino e sulla soglia di resistenza alla "sopraffazione" sempre più bassa in un mondo in cui tutto è complesso, complicato, se non reso volutamente impossibile.
Il cittadino Alfredo Donatucci, alla fine dell'esperienza, diventa un esperto in materia di residenza e domicilio. E decide di mettere questa "sapienza" a disposizione di chi possa incappare nella sua stessa disavventura (non si sa mai!) o voglia anche solo saperne di più. Alla fine del testo c'è una raccolta di norme, comprese le sentenze emesse dai vari Tar, dal Consiglio di Stato e dalla suprema Corte di Cassazione.
Donatucci ha mantenuto ciò che gli volevano levare: la residenza nel suo amato paese natio. L'amministrazione intanto è cambiata. Ma la morale è una e una sola. Il pigmeo è tra noi, sempre pronto ad immolarsi sull'altare della stupidità. Mai abbassare la guardia!

Cambiarsi per correre

"cambiarsi" per ... CORRERE
storia di una 'conversione' al benessere psico-fisico
di Alfredo Donatucci
Edizioni Associate

Un uomo qualsiasi nell'ingranaggio di una sterminata città, Roma. In principio è un sedentario alle prese con le fatiche quotidiane, come tutti, e atrofizzato, come tanti, dalle cattive abitudini: il vizio del fumo; l'uso dell'auto a oltranza nel solito tragitto casa-lavoro-lavoro-casa, i pensieri congestionati quanto il traffico; i muscoli e la forza del pensiero rattrappiti dall'immobilità imposta dalla vita d'ufficio.
Finché, un giorno, la svolta. La scelta di abbandonare l'auto e prendere la metropolitana non è che l'inizio di una autentica rivoluzione interiore.
È l'inizio dell'ascesa: smette di fumare, riscopre la dimensione bipede, per camminare prima; quindi per correre. L'esemplare da ufficio diventa un podista amatoriale, uno sportivo perseverante, quindi un atleta completo, campione di un'umanità realizzata.
È la storia vera di Alfredo Donatucci, 40 anni, sedentario pentito, autore del libro "cambiarsi per correre", in cui si racconta con brio e cognizione di causa l'iniziazione a un nuovo stile di vita in vista di un benessere integrale. Il protagonista, dopo essersi "levato la ruggine" di dosso allenandosi con una vecchia cyclette, scopre le potenzialità del suo corpo e della sua mente e impara a usarle con la forza della disciplina. Il corridore occasionale della domenica, il podista della garetta amatoriale, diventa un maratoneta di rilevanza nazionale che ha al suo attivo più di 10 mila chilometri corsi nelle principali gare regionali e italiane: la Roma-Ostia, la maratona di Roma, per esempio.
Cambiarsi per correre è dunque un invito a dismettere i panni dell'abitudine per scoprire l'atleta della vita che è in ognuno di noi. Così poi da riuscire a correre per cambiare se stessi.
Che poi questo invito venga fatto, sorpresa, da uno che è un funzionario della Polizia, non è che un valore aggiunto.

Edizioni Associate
Viale Ippocrate 156 Roma 00161
info 06/44704513
(referente Piera Lombardi)